L'Umbria ha sete e le risorse idriche scarseggiano ogni giorno di più. Non piove da mesi e le temperature bollenti di questa primavera hanno acceso l'allarme sulla disponibilità di acqua per l'irrigazione dei campi. La situazione, però, è vicina all'emergenza con fiumi e laghi ai livelli più bassi da quindici anni a questa parte.
"La situazione è critica - spiega Sandro Costantini, del servizio Rischio idrogeologico della Regione - riusciamo a tenere perché fiumi come il Tevere hanno bacini di accumulo che rilasciano acqua quando serve". Altri bacini sono in condizioni peggiori, il Lago Trasimeno per esempio è nella condizione peggiore, con 1.1 metri sotto lo zero idrometrico".
Intanto, mercoledì, in Conferenza stato Regioni verrà probabilmente avanzata la richiesta di concessione dello stato di calamità come auspicato nei giorni scorsi anche dai ministri Patuanelli e Cingolani. Si spera nella pioggia allora, anche se nei primi se mesi dell'anno in Umbria le precipitazioni sono stati inferiori del 50% rispetto a quanto successo un anno fa. E se questa situazione di calore dovesse perdurare c'è la possibilità che si arrivi a provvedimenti drastici.