Nove mesi di inferno, da ottobre a giugno. Li ha vissuti una donna di 54 anni residente a Bastia, perseguitata ripetutamente da un suo vicino di casa. L'uomo, un 52enne, avrebbe iniziato con una serie di insulti sempre più pesanti, per poi passare a minacce e a vere e proprie vessazioni fisiche e psicologiche. I racconti fatti dalla vittima a polizia e carabinieri parlano di un crescendo di episodi persecutori che hanno poi portato il gip di Perugia a dare esecuzione alla misura cautelare di divieto di avvicinamento a carico del cinquantenne accusato di stalking lesioni personali aggravate.
L'uomo aggrediva la vicina mentre saliva in auto, la minacciava di morte, le aveva addirittura chiuso l'ingresso di casa con della terra impedendole di rientrare. era persino arrivato , secondo gli investigatori, a installare una telecamera puntata verso la porta di casa della donna per controllarne ogni minimo spostamento.La cinquantenne ha raccontato di essere stata costretta a cambiare le proprie abitudini, in preda a continuo stato di terrore e ansia. Per l'uomo disposto anche il divieto di comunicare con lei attraverso qualsiani mezzo.