Le indagini preliminari riguardano ipotesi di reato come emissione di fatture per operazioni inesistenti, truffa ai danni di ente pubblico, autoriciclaggio e illeciti amministrativi. L'accusa nei confronti di dieci società e cinquatatre persone fisiche è di aver generato e commercializzato crediti di imposta fittizi relativi al cosiddetto Bonus facciate.
Per questo la Guardia di Finanza ha dato esecuzione a un decreto di sequestro preventivo emesso dal Gip di Perugia, su richiesta della Procura del capoluogo umbro, per 80milioni di crediti fittizi e per 3 milioni di beni.
Quello eseguito dai finanzieri del Gruppo investigazione criminalità organizzata del Nucelo di Polizia economico-finanziaria è l'epilogo - fa sapere il Procuratore della Repubblica Raffaele Cantone - di una articolata attività investigativa che nei mesi scorsi aveva consentito di sottoporre a sequestro preventivo oltre 9 milioni di crediti fittizi nei confronti di una società attiva nel settore della consulenza aziendale