Costi quasi raddoppiati per alcuni servizi e forniture, carrello della spesa che cresce di oltre il 12 per cento. C'è anche l'Umbria ai primi posti delle classifiche delle città più care d'Italia, stilate dall'Unione Nazionale Consumatori che ha analizzato i dati Istat del mese di agosto, comparandoli con quelli dello stesso periodo del 2021. Perugia guadagna un triste podio per gli aumenti di gas, luce, gasolio per riscaldamento e combustibili solidi, con un più 86,8% rispetto all'anno scorso, terza dopo Bolzano e Trento. Poco distante anche Terni, al quinto posto con rincari dell'85,7%. La città registra poi il terzo aumento maggiore a livello nazionale alla voce fornitura acqua, raccolta rifiuti e spese condominiali, spese cresciute del 9,6%. Sempre a Terni pesa molto l'inflazione per beni alimentari, la spesa delle famiglie per mettere qualcosa in tavola è aumentata del 12,7%. Significa che una famiglia ternana media spende all'anno 762 euro in più del 2021. Il capoluogo di regione registra poi una delle più alte inflazioni, la seconda in classifica, per quanto riguarda mobili e arredi, rivestimenti per pavimenti, sono aumentati quasi del 18 per cento.