La base era la zona di Città della Pieve, ma la droga veniva smerciata nei territori di tre diverse province: oltre a Perugia anche Siena e Terni. Dopo oltre un anno di indagini, appostamenti e intercettazioni telefoniche da parte della squadra mobile della questura di Perugia, questa mattina è scattata l'operazione. Tre le ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal gip del tribunale di Perugia, su richiesta della Procura. In manette sono finiti 3 fratelli di origine albanese, regolari sul territorio nazionale ma con precedenti, accusati a vario titolo e in concorso di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Nascondevano la droga in luoghi isolati o tra i ruderi: per eludere i controlli lasciavano quella destinata ai consumatori di una provincia nel territorio di un'altra, in modo da rendere più difficoltose le indagini. Sequestrati circa 300 grammi di cocaina e un chilo e mezzo di hashish che sul mercato avrebbero fruttato oltre trentamila euro. Nelle abitazioni degli indagati sono poi stati trovati duemila euro in contanti e 5 telefoni cellulari.