Stabile il numero di nuove infezioni. Vicino al livello di guardia quello dei ricoverati in terapia intensiva ma La rete ospedaliera umbra non è in sofferenza e la gestione della pandemia in questa fase, si concentra sull'identificazione di nuove varianti potenzialmente pericolose. Lontano l'obiettivo di proteggere con la quarta dose di vaccino i 200mila tra over 60 e soggetti fragili umbri. Dal primo gennaio la regione ha chiuso diversi centri vaccinali, altri hanno ridotto l'orario di apertura. In tutta l'Umbria è attualmente sospesa l'attività delle unità di continuità assistenziale, le ex usca. I 23 medici, che hanno garantito il servizio nelle more della normativa nazionale fino al 31 dicembre scorso, non sono più operativi. I medici di famiglia sono costretti a rivolgersi al 118. Secca la replica di D'Angelo: abbiamo già disposto la riorganizzazione del servizio con almeno un medico e un infermiere ogni 100mila abitanti, i direttori delle Usl devono attuarla al più presto.
di Riccardo Milletti
Covid, cambia tutto
Chiusura dal primo gennaio per molti centri vaccinali, restano farmacie e medici di base per immunizzarsi. Smantellate le unità di continuità assistenziale

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