Permesso umanitario per Capecchi. Dopo tre anni tornerà a casa

Bloccato in Perù, il fotografo di Castiglione del lago, potrà rientrare in Italia per 20 giorni. Intanto, il processo a suo carico, prosegue

Dopo tre anni, Riccardo Capecchi torna a casa. Il tribunale di Lima ha concesso un permesso temporaneo per motivi umanitari, al fotografo di Castiglione del lago bloccato in Perù da tre anni. Su di lui pende un'accusa di traffico internazionale di droga, reato che lo stesso Capecchi ha sempre negato di aver commesso.
Nelle scorse ore, la svolta positiva: potrà restare in Italia per 20 giorni (ma è possibile una proroga) e potrà riabbracciare così famigliari e amici, ed essere riaccolto dalla sua comunità.
A Lima, Capecchi è sottoposto ad obbligo di firma e divieto di lasciare il paese, nonostante non gli sia mai stato ritirato il passaporto. "Questo la dice lunga sulla sua correttezza, e sulla sua innocenza" afferma il comitato nato a sostegno della sua liberazione.
Intanto il processo prosegue: semmai dovesse essere chiamato a comparire, Capecchi potrà seguire le udienze online dall'Italia.