Il turismo in Umbria ingrana la marcia

Secondo i dati dell'Agenzia Umbria Ricerche, il secondo semestre 2022 ha fatto registrare numeri molti migliori di quelli pre-Covid

Promuovere significa investire e raccogliere nel tempo i frutti. E' questo in estrema sintesi quello che è successo in questi ultimi anni sul fronte del turismo in Umbria. A certificarlo è uno studio dell'Agenzia Umbria Ricerche, che volutamente non ha preso in esame gli anni della pandemia: 2020, 2021 e i primi sei mesi del 2022, ma il periodo Luglio-Ottobre 2022, confrontandolo con gli anni antecedenti alla pandemia. Stando agli arrivi turistici (numero di clienti ospitati negli esercizi ricettivi) nei quattro mesi del 2022 c'è stata una crescita di +79.106 rispetto al 2019 e +200.000 rispetto al 2017. I dati relativi alle presenze turistiche (numero delle notti trascorse dai clienti negli esercizi ricettivi) mostrano anche in questo caso un settore più attrattivo rispetto al passato: ben +426.864 rispetto al 2019 e addirittura +702.000 rispetto al 2017. Una crescita diffusa davvero sorprendete per gli autori della ricerca. Se le presenze sono aumentate ovunque, la crescita degli arrivi ha investito dieci comprensori su dodici. La conclusione della ricerca è che Il successo turistico di un territorio anche se molto dotato come l'Umbria sotto un profilo culturale, artistico, ambientale non è mai casuale, ma è sempre figlio di scelte e visioni.

Servizio di Luca Ginetto, montaggio di Carlo Bartolucci