L'inchiesta Unicusano. Stefano Bandecchi indagato per dichiarazione fiscale infedele

Un sequestro da 20 milioni di euro per l'università Unicusano, comprese una Rolls Royce e una Ferrari. Il patron della Ternana, candidato a sindaco, dichiara: "non mi fido ma non sono preoccupato"


L'80 percento del patrimonio di Unicusano, dichiarata al fisco come ente non commerciale e quindi beneficiaria di esenzioni, era in realtà investito in società attive nei settori più disparati: dall'immobiliare al trasporto aereo fino alla gestione di centri benessere oltre alla Ternana calcio.
Questo il cuore dell'inchiesta della guardia di finanza di Roma che ha sequestrato all'ateneo di Stefano Bandecchi, indagato per dichiarazione fiscale infedele, 20 milioni di euro. L'esatto ammontare dell'evasione contestata, a fronte di ricavi non dichiarati quantificati dalle fiamme gialle in 80 milioni negli anni tra il 2016 e il 2020. Sotto sequestro anche una Ferrari e una Rolls Royce, valore complessivo un milione, all'ateneo era intestato anche un elicottero. 
Bandecchi, amministratore di fatto di Unicusano  - stando alle carte dell'inchiesta - gestiva direttamente, come un dominus, tutte le attività commerciali del gruppo e avrebbe anche addebitato all'ateneo 1 milione e 900 mila euro di spese personali. Viaggi con familiari ed amici negli stati uniti, alle Bahamas e a Dubai e perfino una limousine che avrebbe noleggiato per spostarsi dall'aeroporto di Torino a Vercelli, per assistere alla partita fra Pro Vercelli e Ternana. Al presidente rossoverde viene contestata anche l'appropriazione indebita. Indagato anche Stefano Ranucci, legale rappresentante di Unicusano ed ex presidente della Ternana. "Non mi fido di magistratura e guardia di finanza ma non sono preoccupato" ha dichiarato Bandecchi al quotidiano online del suo ateneo. "Avanti con la sua candidatura a sindaco di Terni - dice il coordinatore comunale di Alternativa popolare Riccardo Corridore.

di Riccardo Milletti