"Querele temerarie": sentenza storica

Per la prima volta in Italia una cosiddetta querela temeraria si ritorce contro chi l'ha presentata. E' accaduto davanti al Tribunale di Spoleto

Una sentenza storica per il mondo del giornalismo quella del tribunale di Spoleto che ha condannato a un anno e quattro mesi Leodino Galli, l'ex consigliere di amministrazione della Spoleto Credito e servizi imputato per calunnia nei confronti del giornalista spoletino Carlo Ceraso. L'imputato aveva querelato per diffamazione a mezzo stampa Ceraso pur sapendo - secondo la tesi dell'accusa - che nelle sue inchieste sulla Banca popolare di Spoleto aveva scritto la verità. Da qui, dopo l'archiviazione per Ceraso, la procura aveva indagato per Calunnia Galli. Ora è stato ritenuto colpevole. Il giudice ha disposto il risarcimento danni da quantificare in sede civile ma con una provvisionale di 10 mila euro. Nel processo si erano costituiti parti civili l'Ordine dei giornalisti e l'Associazione stampa umbra, per le quali è stato disposto un risarcimento di 5mila euro ciascuno. 
 

Nel servizio di Luciana Barbetti le interviste a Vittorio Di Trapani - presidente Fnsi, Massimiliano Cinque - presidente Associazione stampa umbra, Iolanda Caponecchi - avvocato di Carlo Ceraso, Simone Budelli - avvocato Ordine dei giornalisti. Montaggio di Simone Pelliccia.