Omicidio Gilardi, attesa per incidente probatorio sui test del Dna

Domani l'udienza per l'analisi che ha confermato come sul chewing gum ci fosse il profilo genetico di uno dei 4 indagati. L'avvocato Francini, legale della compagna Cinzia Guizzetti: "Lei estranea, la perizia lo conferma"

Omicidio Gilardi, attesa per incidente probatorio sui test del Dna
Si terrà domani, giovedì 3 febbraio, l'incidente probatorio per analizzare la perizia sul Dna trovato in alcuni reperti presenti nella casa di Giuliano Gilardi, il pensionato della Cogne Acciai Speciali, ucciso a coltellate il 27 dicembre del 2011 nella sua casa di Sénin, a Saint-Christophe.

La genetista, Sarah Gino, ha analizzato i diversi reperti per chiarire se ci fosse corrispondenza tra il profilo genetico estratto all'epoca dell'omicidio con il Dna di Salvatore Agostino, l'unico dei quattro indagati per omicidio in concorso dalla procura di Aosta, che non era già stato esaminato al tempo della prima indagine. Il risultato è stato affermativo per la gomma da masticare trovata tra le lenzuola di Gilardi: il dna estratto è quello di Agostino. Un risultato che però potrebbe essere contestato, sia per il metodo utilizzato nel 2011 sia perché il reperto è stato nel frattempo distrutto. Peraltro di tutti i campioni estratti l'unico che ha dato corrispondenza è quello del chewing gum: "Mentre il Dna del nostro assistito è stato recentemente prelevato, quello ricavato dalla gomma da masticare è stato estratto dieci anni fa e all'epoca né il nostro assistito né i suoi difensori o consulenti parteciparono alle operazioni" hanno evidenziato dopo la pubblicazione dei risultati gli avvocati di Agostino, Gianfranco Sapia e Giuseppe Gallizzi. L'uomo ha ribadito la sua "totale estraneità al delitto" e i legali hanno annunciato: "Sarà pertanto per noi doveroso  esaminare scrupolosamente, con l'ausilio del nostro perito di parte, ogni aspetto delle operazioni e risultati dell'estrazione effettuata all'epoca". 

Indagati con Agostino ci sono l'ultima compagna di Gilardi, Cinzia Guizzetti, l'ex marito di quest'ultima Armando Mammoliti e un suo dipendente Domenico Mammoliti. I loro Dna erano già stati presi in esame nel 2011 e non era stato evidenziato nessun tipo di corrispondenza con quelli estratti nei reperti. Un fatto ribadito dall'avvocato di Guizzetti, Giacomo Francini, che già dieci anni fa aveva ottenuto l'archiviazione della posizione della donna. "I risultati della perizia hanno confermato che il Dna della mia assistita non corrisponde a nessuno di quelli oggetto dei test e questo è un dato che era già emerso nella prima indagine - sottolinea il legale - Allo stesso modo non ci sono al momento elementi a sostegno di un possibile nuovo movente diversi da quello già ritenuto inidoneo che possa giustificare un collegamento tra la signora Guizzetti con l'altro indagato che era al centro del test per cui abbiamo chiesto l'incidente probatorio".