Le celebrazioni del 25 aprile ad Aosta e Verrès

Agli studenti il compito di leggere i primi articoli della Costituzione

Le celebrazioni del 25 aprile ad Aosta e Verrès
Tgr
Numerosi i richiami alla pace alla celebrazione di Verrès

I protagonisti di questo 25 aprile sono i bambini e i ragazzi. Ad Aosta come a Verrès, spetta agli studenti il compito di leggere i primi articoli della Carta costituzionale. È l’eredità più importante della Resistenza, un patrimonio di valori costruito in quegli anni e tramandato di generazione in generazione. Fino ad oggi.

“Già nella scuola dell'infanzia si inizia a parlare di valori” sottolinea Donatella Borney, docente dell'Istituzione scolastica “Ottavio Jacquemet” di Verrès, al microfono di Pierfrancesco Pontecorvo

In piazza Chanoux ad Aosta, le autorità si riuniscono per le celebrazioni ufficiali. “Dal 25 aprile 1945 siamo donne e uomini liberi - ha ricordato il sindaco Gianni Nuti - siamo grati a chi ha scritto le regole della democrazia”. Tra queste regole c’è anche il riconoscimento delle autonomie locali, sancito dall’articolo 5 della Costituzione. 

“Credo che la Resistenza abbia dato il via a un processo di cui oggi siamo attori principali" ha evidenziato il presidente della Regione Renzo Testolin, aggiungendo "Poter parlare la propria lingua e valorizzare le proprie tradizioni e storia penso che sia qualcosa che deve essere dentro ognuno di noi e deve essere valorizzato ogni giorno e in qualsiasi situazione”.  

E poi ci sono i comuni cittadini. Nessuno di loro è stato testimone diretto della lotta partigiana, ma tutti ne riconoscono l’importanza storica e simbolica. In quel momento sono stati enunciati i principi che tutelano le minoranze etniche, linguistiche e culturali. È così che è nata la società democratica in cui oggi tutti viviamo.

Di seguito, il servizio di Chiara Beria, con il montaggio di Stefano Segor, con intervista al presidente della Regione Renzo Testolin

Di seguito, altri momenti delle celebrazioni ad Aosta, nel servizio di Chiara Beria, con il montaggio di Giovanni Ramajola. Interviste a: Claudio Maderloni, Comitato Nazionale Anpi e Gianni Nuti, sindaco di Aosta. 

“Ci sono due tipi di libertà - ha sottolineato il primo cittadino di Aosta Gianni Nuti nel suo intervento ufficiale - quella dalla dittatura, dall’oppressione e dalla guerra. E poi c’è la libertà di agire e di esprimersi senza costrizioni. La festa del 25 Aprile le celebra entrambe, ricordando tutti coloro che furono perseguitati dal regime. Un lungo elenco di diversità, oggi rispettate e riconosciute da tutta la società civile”.