La Favola della Casa alpina di Ollomont

Una mostra di Fulvia Mendini è ospitata nell'edificio dei padri barnabiti, in fase di restauro. La Casa accolse molti studenti per le vacanze, tra cui Bianca Montale, nipote del grande poeta

C'è una casa alpina a Ollomont, che ha fatto la storia del borgo della Valpelline. Un luogo del cuore acquistato e salvato, dopo anni di abbandono, da due genovesi. Simona Oliveti, esperta di arte e il marito, restauratore, Michele Rimassa.

Nella casa gestita dai padri barnabiti, sono passate generazioni di studenti che trascorrevano qui le loro vacanze, spiega Oliveti. Lo hanno fatto anche i suoi nonni, genitori e zii. Tra gli affezionati del luogo anche Bianca Montale, nipote del grande poeta Eugenio. 

Il restauro dell'edificio, che avverrà anche grazie ai finanziamenti dell'associazione Gal Valle d'Aosta, prevede la creazione di spazi da destinare ad artigiani dell'arco alpino, per favorirne lo scambio di saperi. 

Nel frattempo la Casa da due anni ospita già mostre d'arte. Fino al 28 agosto si potrà visitare la Favola in fiore di Fulvia Mendini, figlia del grande architetto e designer Alessandro. Il critico Alberto Fiz ne è stato il curatore.