"L'ultima guerra di Mario Schifano - 1988-1998"

Al Castello Baron Gamba di Châtillon, sono state esposte alcune opere realizzate nel periodo valdostano dell'artista. Ma ci sono anche quadri mai esposti al pubblico prima d'ora

Resterà aperta per tutta l'estate, fino al 25 settembre, la mostra L'ultima guerra di Mario Schifano 1988 - 1998. E' stata allestita al Castello Baron Gamba di  Châtillon da Regione e Associazione culturale Casa Testori. 

L'artista romano, che negli anni 60 si era lasciato contaminare dal pop americano, e influenzare da conoscenze come quella con Jasper Johns e Andy Warhol, ha successivamente soggiornato tre settimane ad Aosta e in uno studio al Centro Saint-Bénin aveva prodotto diverse opere, con il colore verde particolarmente predominante. 

Ma negli anni '80 Schifano ha anche realizzato quadri ispirati alla guerra in Iraq, vista in tv, e ai suoi tormenti interiori, di uomo artisticamente iperproduttivo e intimamente inquieto. 

Al Baron Gamba ci sono anche pannelli fotografici e due quadri mai esposti fino ad ora perché fanno parte di una collezione privata, quella del gallerista modenese Emilio Mazzoli che scoprì l'artista. 

Mazzoli, oggi ottantenne, noto per aver lanciato anche Basquiat, ad un certo punto abbandonò Schifano, perché non riusciva più a star dietro a questo artista complicato e fragile. E Schifano gli dedicò i due quadri, adesso in Valle grazie alla tenacia di Casa Testori e del suo direttore Davide Dall'Ombra: rappresentano l'omaggio di un artista a un uomo che riteneva importante come un padre.