Prospettive

Il futuro dell'edilizia

Alle costruzioni serve personale. Il settore è in salute, ma gli addetti in Valle si sono dimezzati rispetto a dieci anni fa. Ora le sfide sono i tempi stretti del Pnrr e la chiusura del Tunnel del Monte Bianco

Per un settore che vale il 12 percento del Pil nazionale, il 2023 sarà l'anno della verità. Tra la conclusione dei lavori per il super bonus e i tempi stretti della fase Pnrr, il comparto dell'edilizia e delle costruzioni si interroga sullo sviluppo futuro. E lo fa da Courmayeur, dove Confindustria Vda, insieme ad Ance Piemonte e Valle d'Aosta, riunisce gli imprenditori del nord ovest e i rappresentanti delle istituzioni, regionali e nazionali. 2300 le maestranze oggi in regione, a fronte delle oltre 4mila di dieci anni fa. Il settore è in salute, ma con i suoi chiaroscuri, come evidenzia il neo riconfermato presidente di Confindustria Edili VDA, Laurent Visini.
Le paventate chiusure del Tunnel del Monte Bianco, dove si monitorano 2mila tir al giorno, sono la grande incognita. Lo sottolineano Paola Malabaila, Presidente ANCE Piemonte e VDA, e Federica Brancaccio, a capo dell'Ance nazionale. Temi non solo valdostani, ma ancora troppo poco considerati.