In secondo grado

Condanna per tentato omicidio in un bar di Aosta

Sette anni e 10 mesi di reclusione. Così la Corte d'Appello di Torino nei confronti del valdostano Stefano Corgnier

Sette anni e 10 mesi di reclusione per tentato omicidio. Così, mercoledì 24 aprile,  si sono espressi i giudici della prima sezione della Corte d'Appello di Torino nei confronti del 45enne valdostano Stefano Corgnier. La Procura generale aveva chiesto la conferma della pena a nove anni e due mesi di reclusione, inflitta in primo grado dal Tribunale di Aosta.

Corgnier, che attualmente si trova ai domiciliari ed è definito "molto provato" dai suoi legali, è accusato di aver accoltellato al collo, nella notte tra il 30 e il 31 marzo 2022, un conoscente all'epoca 26enne. I fatti, nel bar Crazy Fox di via Torre del Lebbroso ad Aosta, di cui Corgnier era titolare.  

Non è stata accolta la richiesta della difesa di riqualificare l’accusa in lesioni. Per gli avvocati di Stefano Corgnier, l'uomo, aggredito dal 26enne presunto rivale in amore, lo avrebbe ferito per difendersi.

Le motivazioni della sentenza saranno pubblicate entro novanta giorni. "Aspettavamo un trattamento sanzionatorio diverso - dice l'avvocato Matteo Iotti, che insieme alla collega Valentina Zancan difende Corgnier -. Attendiamo le motivazioni e poi valuteremo il ricorso in Cassazione".

''Abbiamo sempre sostenuto che l'episodio del tentato omicidio sia un fatto molto grave: siamo soddisfatti che il capo di imputazione abbia retto'' ha commentato l'avvocato di parte civile Corrado Bellora, che assiste il giovane aggredito.

Nel marzo scorso, Corgnier era stato condannato in primo grado ad Aosta a due anni di reclusione con l'accusa di atti persecutori e a un risarcimento di 14 mila euro. Vittima dello stalking, la ragazza con cui aveva avuto una breve relazione e che aveva poi avviato una frequentazione con il 26enne aggredito. Contro questa condanna, i suoi difensori hanno già annunciato ricorso.