In corte d'appello a Torino

Geenna bis con rito abbreviato: "Nessuna estorsione per i lavori al ristorante"

Le motivazioni per cui i giudici di secondo grado hanno ridotto la pena da 9 anni a 6 anni di reclusione per Marco Fabrizio Di Donato

Mancano le prove di un accordo precedente all'elezione di Monica Carcea al comune di Saint-Pierre e non c'è stata estorsione per i lavori di ristrutturazione del ristorante di Aosta "La grotta azzurra", affidati comunque all'impresa scelta in precedenza dal titolare. In 37 pagine, i giudici della Corte d'appello di Torino spiegano la riduzione della pena da 9 a 6 anni nei confronti di Marco Fabrizio Di Donato, imputato nel Geenna Bis con rito abbreviato. Già condannato in via definitiva per associazione mafiosa, considerato esponente di spicco di una locale di 'Ndrangheta aostana, era di nuovo a giudizio per questi due capi d'accusa annullati con rinvio dalla Cassazione. 

"È del resto poco plausibile che Di Donato - scrivono - gli avesse rivolto una così grave minaccia, considerato lo stretto rapporto di amicizia e di frequentazione che legava i due uomini e le rispettive famiglie". L' accusa quindi “non trova conferma nelle prove agli atti”.

Poche righe più avanti, sul presunto scambio politico elettorale mafioso, si legge che tutti i contatti erano avvenuti dopo le comunali e che Di Donato non aveva avuto alcun tipo di vantaggio dalla vittoria della Carcea. 

Insieme a lui, a processo anche Salvatore Filice, accusato di tentata estorsione e violazione delle norme sulle armi, condannato dalla stessa corte a 2 anni e 4 mesi. L'episodio in questione è quello di un litigio tra il figlio dell'imputato e il nipote del ristoratore Antonio Raso. Per i danni inflitti al figlio, Filice avrebbe chiesto 10 mila euro e mostrato una pistola. In questo caso, emerge dalle motivazioni, non si tratterebbe solo di un esercizio arbitrario delle proprie ragioni, ma di minaccia. 

I suoi legali hanno già annunciato ricorso in Cassazione, mentre Di Donato ha già scontato 4 anni e 8 mesi di detenzione ed è tornato in libertà lo scorso ottobre.