Festa della Liberazione

La cultura della Resistenza da Émile Chanoux a Reine Bibois

Due personaggi fondamentali per la storia valdostana negli anni in cui il regime ne aveva attaccato duramente l'identità e le specificità

"Voilà ce qui est maintenant l'esprit de victoire: voir clair, vouloir vivre": sono le celebri parole di Émile Chanoux, uno dei martiri della resistenza, ucciso il 18 maggio del 1944. Era originario di Rovenaud, stesso villaggio di Federico Chabod, primo presidente della Regione. La sua casa è ora un centro di documentazione gestito dall'omonima fondazione, che raccoglie gli scritti antifascisti e politici del padre dell'autonomia valdostana.

Il regime aveva attaccato duramente l'identità e le specificità della Vallée, privata del francese e del patois. 

Ai piedi del Gran Paradiso, in quegli anni, si animava la rivoluzione culturale di Reine Bibois, depositaria di una vastissima cultura. La matriarca di Cogne cominciò allora a insegnare di nascosto, ma fu minacciata dai fascisti. Cominciò a scrivere versi, diventando di fatto la prima poetessa del francoprovenzale in paese.