Sviluppo

Vallée a rischio isolamento senza interventi infrastrutturali

L'allerta nel report di Chambre e Uniontrasporti presentato in Regione. Un libro bianco sulle priorità per evitare l'alto rischio di marginalità

La Valle d’Aosta ha bisogno urgente di interventi sulle infrastrutture per superare il progressivo isolamento, risollevare l’economia e rendere competitive le imprese, vista la fragilità del territorio e il progressivo spopolamento. Rete trasporti e collegamenti intervallivi risultano fondamentali per lo sviluppo.

Sintesi estrema di una accurata indagine di Chambre e Uniontrasporti, destinata a chi ha poteri di governo, in regione anzitutto. L’analisi l’hanno chiamata "libro bianco sulle priorità infrastrutturali" una quindicina elencate come necessarie e urgenti a partire dal raddoppio del tunnel del Monte Bianco. Ma è solo un aspetto di una serie di tabelle ricche di dati. 

In alcune parti lo studio accende una luce rossa sul futuro della Vallée. Come quando dice chiaro e tondo che "la regione presenta un elevato rischio di marginalizzazione territoriale, spopolamento e decadimento maggiorato delle infrastrutture rispetto ad altri territori". Come sempre nei report ci sono luci e ombre: la Valle d'Aosta risulta terza per Pil pro capite ma ultima in Italia per ricchezza complessiva prodotta. Anche se nel 2022 è stata la seconda per l’aumento del prodotto interno lordo. 

Tra le indicazioni oltre agli interventi urgenti sulle infrastrutture per renderle moderne ed efficienti, anche la necessità di "servizi capillari". Non aiuta in questo senso quella che altri hanno chiamato la "tempesta perfetta" cioè i lavori eseguiti su ferrovia, aeroporto, autostrade, trafori. Per lo studio ciò rischia di minare il già precario equilibrio di mobilità e rete trasporti. 

Tra i risultati più significativi per i collegamenti il fatto che siano "le aree interne e vallive a totalizzare i punteggi più bassi". In particolare il territorio valdostano risulta “fortemente penalizzato dall’elevata distanza da porti, aeroporti e nodi logistici” e per questo in coda al ranking. 

Nel servizio i contributi del direttore di Uniontrasporti Antonello Fontanili, del presidente della Chambre, Roberto Sapia e del presidente della Regione, Renzo Testolin