"Voglio essere estradato per provare la mia innocenza"

Lo ha chiesto Sohaib Teima, sospettato di aver ucciso la sua compagna Auriane Nathalie Laisne, alla Chambre de l’instruction della Corte d'appello di Grenoble

Sohaib Teima, il 21 enne italo-egiziano sospettato di aver ucciso la sua compagna Auriane Nathalie Laisne, il cui corpo è stato ritrovato il 5 aprile nella cappella diroccata dell'Equilivaz, sopra La Salle, vuole essere estradato in Italia per provare la sua innocenza. E' quanto ha dichiarato il giovane à la Chambre de l’instruction della  Corte d'appello di Grenoble, che dovrà decidere sulla sua estradizione. 

L'uomo ha anche imputato alla vittima il fatto di non aver rispettato il divieto di avvicinamento che gli era stato imposto dal magistrato francese in seguito ad una denuncia della donna che lo accusava di violenze domestiche. Sohaib Teima sarebbe venuto in Valle con lei perché la compagna gli avrebbe mentito dicendo di aver ritirato la denuncia nei suoi confornti.

Il procuratore generale ha chiesto ai giudici di accordare la sua estradizione, ma di rinviarla a una fase successiva alla comparizione davanti al tribunale di Grenoble dove dovrà rispondere di presunte violenze domestiche.

Invece, l'avvocato difensore ha chiesto che nell'attesa del processo del 3 maggio, a Sohaib Teima siano accordati gli arresti domiciliari in casa di una zia a Lione. La sentenza dei giudici arriverà il 2 maggio, alla vigilia dell'altro processo a Grenoble.