La famiglia rischia anche lo sfratto

Rovigo, risarcimento in arrivo per Eleonora, la bimba nata tetraplegica

L'Ulss 5 Polesana ha comunicato che verserà il risarcimento per i danni subiti dalla piccola alla nascita per un errore dei medici

Eleonora è nata cerebrolesa, sorda, cieca e tetraplegica, dopo quattro ore di asfissia nelle fasi precedenti il parto. Le due ginecologhe dell'ospedale di Rovigo hanno aspettatto a praticare il cesareo, nonostante le sue condizioni fossero molto difficili. Era il  il 3 dicembre 2008.

Ora, dopo dieci anni, arriva un maxi risarcimento per la famiglia della piccola. Poco meno di tre milioni e mezzo di euro. Si tratta di una parte del risarcimento che il Giudice civile di Rovigo ha già quantificato in 5 milioni circa. A settembre il Tribunale aveva condannato le compagnie assicuratrici, assieme a due ginecologhe, e la Ulss 5 Polesana a pagare i danni, ma la famiglia non ha ancora visto un euro e oltretutto rischia lo sfratto.

L'Ulss 5: "Pronti a pagare"
L'Ulss 5 di Rovigo torna a sottolineare di essere pronta a versare il risarcimento: "E' questione di giorni - ha detto il direttore Antonio Compostella, in una conferenza stampa - Due milioni e 800mila euro sono già nel nostro conto gli altri 560 mila sono in itinere. Abbiamo avuto conferma dell'emissione del bonifico da parte dell'assicurazione, martedì arriveranno nel conto di una delle due professioniste coinvolte nella vicenda che poi li girerà sul conto dell'Ulss. Mercoledì avremo l'intera somma, quando avremo l'Iban sul quale accreditare verseremo. Verrà ripartita nei confronti della bimba, della madre e del legale della famiglia".