Ordinati dalla Procura Antimafia 7 arresti e 20 perquisizioni in più città

Blitz anti 'ndrangheta in Veneto. A Zimella in manette Domenico Multari

Al centro delle indagini le attività criminali della famiglia di Domenico Multari, detto Gheddafi, titolare di una pizzeria a Zimella, che sarebbe legata alla cosca calabrese di Nicolino Grande Aracri

L'arresto del boss
​La grande villa di famiglia, a Zimella, bassa veronese, all'alba è stata circondata dai carabinieri. L'ordine di arresto i militari lo hanno eseguito prima che sorgesse il sole. In manette Domenico Multari, 57 anni. 

Il blitz contro la 'ndrangheta dei Carabinieri del Ros all'alba
In azione i Carabinieri del Ros, coordinati dalla Procura Distrettuale Antimafia. L'operazione contro la ndrangheta, che da anni ha messo radici nel veronese, è scattata in contemporanea in diverse città. Documentata per la prima volta in Veneto l'operatività di un gruppo criminale a connotazione mafiosa con imprenditori locali.

"Disarticolata la famiglia Multari"
Disarticolata - fanno sapere gli investigatori - l'attività della famiglia Multari, trasferitasi nella bassa veronese da oltre trent'anni, e che sarebbe legata alla cosca calabrese di Nicolino Grande Aracri. 

7 ordini di custodia e 20 perquisizioni in diverse città
Venti le perquiszioni e sette in tutto le misure cautelari per reati di estorsione, violenza o minaccia per costringere a commettere un reato, trasferimento fraudolento di valori, incendio, tentata frode processuale e resistenza a pubblico ufficiale. Tutti reati commessi con modalità mafiose. L'operazione ha interessato Verona, Vicenza, Treviso, Venezia, Ancona, Genova e Crotone.

Domencio Multari detto Gheddafi, "riferimento della 'ndrangheta in Veneto
Al centro delle indagini le attività imprenditoriali di Domenico Multari, detto «Gheddafi», titolare del ristorante-pizzeria «La Fortezza» a Zimella, e che è stato definito dal pentito Angelo Salvatore Cortese «punto di riferimento dei 'ndranghetisti veneti».

6 anni fa gli vennero sequestrati beni per 3,5 milioni
Domenico Multari ha numerosi precedenti penali e condanne per diversi reati tra cui sequestro di persona, omicidio colposo, ricettazione e bancarotta fraudolenta. Sarebbe affiliato al Clan Grande Aracri di Cutro, in provincia di Crotone. Già 6 anni fa la procura gli sequestrò beni per un valore complessivo di 3,5 milioni di euro.