"Oggi si festeggia il ritorno alla democrazia dopo vent'anni di dittatura"

Vittorio Veneto: Festa della Liberazione col Presidente Sergio Mattarella

Il Capo dello Stato è arrivato alle 11 accolto dal presidente della Regione Luca Zaia

Dopo le celebrazioni a Roma, all'altare della Patria, Sergio Mattarella ha scelto la città veneta per questo 25 aprile, festa della Liberazione dal nazi-fascismo. Vittorio Veneto è  la città della vittoria un secolo fa sull'esercito austro-ungarico, ma anche il cuore di quella Marca trevigiana dove, nel 1945, vinse la Resistenza.

L'arrivo del Capo dello Stato
Programma serrato
L'alzabandiera e la deposizione della corona di fiori sul monumento di Augusto Murer ai caduti di tutte le guerre in piazza del Popolo. Poi la commemorazione nel teatro Lorenzo Da Ponte a Serravalle. Sul palco, dopo le autorità, la testimonianza di Francesca Meneghin, 91enne vittoriese, staffetta partigiana, l'impegno fatto donna, memoria storica di quell'inferno che portò a lottare per la libertà e la democrazia. 

"Oggi si festeggia il ritorno alla libertà e alla democrazia dopo vent'anni di dittatura"
"Festeggiare il 25 aprile - giorno anche di San Marco - significa celebrare il ritorno dell'Italia alla libertà e alla democrazia, dopo vent'anni di dittatura, di privazione delle libertà fondamentali, di oppressione e di persecuzioni. Significa ricordare la fine di una guerra ingiusta, tragicamente combattuta a fianco di Hitler. Una guerra scatenata per affermare tirannide, volontà di dominio, superiorità della razza, sterminio sistematico". Lo afferma il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla cerimonia di Vittorio Veneto.

L'inno di Mameli