L'attentato il 16 agosto 2018

Bomba nella sede della Lega a Treviso: fermato un anarchico

Il provvedimento della Procura Distrettuale di Venezia, eseguito dalla Digos lagunare, è già stato convalidato.

E' stata fermata una persona, gravitante nell'area anarchica insurrezionalista, gravemente indiziata di essere uno di coloro che hanno posizionato la bomba presso la sede della Lega a Villorba di Treviso lo scorso anno. Il provvedimento della Procura Distrettuale di Venezia, ed eseguito dalla Digos lagunare con il supporto della Direzione centrale polizia di prevenzione, è già stato convalidato dal gip di Brescia, dove è stato eseguito il fermo. I particolari saranno resi noti in una conferenza stampa presso il Tribunale di Venezia alle ore 10.30 

L'attentato il 16 agosto 2018
"E' terrorismo e gli atti sono arrivati senza esitazione alla Procura distrettuale di Venezia". Lo aveva spiegato oggi il Procuratore della Repubblica di Treviso, Michele Dalla Costa, a proposito del fallito attentato alla sede provinciale della Lega di Treviso, a Villorba (Treviso), dove lo scorso 16 agosto erano stati ritrovati due oggetti esplosivi. 
Un ordigno era esploso all'esterno della sede storica della Lega a Treviso, il K3, nella zona industriale di Villorba. La deflagrazione non aveva provocato danni alla struttura, ne' feriti.
Un secondo ordigno era stato fatto esplodere successivamente dagli artificieri della polizia. L'ipotesi era che i due ordigni nascondessero un vero e proprio agguato per chi fosse giunto sul posto. S

Attentato rivendicato
L'attentato è stato rivendicato dalla sedicente cellula anarchica "Haris Hatzimihelakis /Internazionale". Si trattava di un volantino pubblicato sul web che, con data 12 agosto 2018, rivendicava di aver "attaccato con un ordigno la sede della Lega a Treviso", e rimandava per questo gesto all'invito "lanciato dai compagni della cellula 'Santiago Maldonado', che hanno proposto di rafforzare gli attacchi alla pace dei rappresentanti e complici del dominio". Santiago Maldonado era il nome dell'attivista argentino che batteva per la difesa dei Mapuche, trovato morto nell'ottobre 2017 nel fiume Chubut, nella Patagonia centrale. "All'alba la sede della Lega di Treviso è stata attaccata con 1 ordigno - era scritto tra l'altro nel testo che risulta pubblicato sul sito 'RoundRobin.info' - . Rivendichiamo la collocazione contro politici, sbirri e loro tirapiedi. A tutto questo non vogliamo essere complici, alla violenza indiscriminata degli Stati ci opporremo con la violenza discriminata contro i responsabili di tutto ciò". (Fonte Ansa)

Nel servizio di Davide Calimani, l'intervista al Procuratore capo di Venezia, Bruno Cherchi