Il presidente del porto Musolino annulla gli impegni e va a Roma

Venezia. Grandi navi: Incontro d'urgenza al Ministero delle Infrastrutture

Pino Musolino annulla conferenza stampa e va a Roma per un vertice convocato nel pomeriggio

Venezia. Grandi navi: Incontro d'urgenza al Ministero delle Infrastrutture
Un incontro tecnico al ministero delle Infrastrutture e Trasporti per trovare una soluzione alternativa al passaggio delle grandi navi da crociera da San marco e dal Canale della Giudecca.

Bonisoli: Serve il vincolo per il canale della Giudecca
Intanto la politica torna a discutere sulla necessità di un intervento sull'ingresso delle Grandi Navi in laguna. "Abbiamo avviato la procedura di vincolo del canale della Giudecca. E' una procedura che consentira' a un comitato tecnico, in futuro, di decidere quali navi possano passare in quel canale. Ma qualche anima bella, di quelli che oggi stanno a stracciarsi le vesti, hanno fatto ricorso" come "Comune e autorita' del porto". Cosi' al Gr Radio Rai 1 il ministro dei Beni culturali, Alberto Bonisoli, uno dei componenti del tavolo istituzionale sulle grandi navi a Venezia. Quindi, si aspetta il ritiro dei ricorsi? "Mi aspetto - risponde - un colpo di reni di serieta'. Basta ipocrisia". Così ancora il ministro della cultura sulla polemica scoppiata in seguito all'incidente a Venezia, con una nave da crociera che ha urtato un'imbarcazione. E alla domanda sulla polemica tra Salvini e Toninelli per i tempi di realizzazione del progetto alternativo allo studio, Bonisoli risponde: "Salvini dice che Toninelli e Costa stanno bloccando il progetto, non è vero: stanno lavorando insieme per trovare una soluzione ai problemi di quel progetto, per esempio bisogna trovare un posto dove smaltire le tonnellate di fanghi tossici che verranno dai lavori di allargamento del canale Vittorio Emanuele"

Ancora ricoverati alcuni feriti nell'incidente
Sono sotto stretto monitoraggio, all'Ospedale Civile di Venezia, le condizioni delle due pazienti straniere ricoverate dopo l'incidente nautico alla banchina di San Basilio. Per la turista australiana, di 66 anni, prosegue l' osservazione per le conseguenze del trauma toracico-dorsale riportato a bordo del battello nel momento dell'impatto. La turista neozelandese, 71 anni, invece, ha inteso sottoporsi nell'ospedale lagunare alle cure necessarie per il trauma complesso subìto alla spalla, per cui sarà necessario un intervento chirurgico. Sono state dimesse nella mattinata stessa dell' incidente, le altre due turiste giunte in Pronto Soccorso, una donna statunitense e un'altra australiana, che sono state medicate per traumi minori.

Codacons:"La procura indaghi il Ministero del Trasporti"
La Procura della Repubblica di Venezia "dovrà accertare anche le responsabilità delle autorità pubbliche, dal Ministero dei Trasporti alla Capitaneria di Porto", in merito all'incidente che ha visto coinvolta ieri una nave della Msc Crociere. Lo chiede il Codacons in una nota in cui sottolinea che, già a partire dal 2015, aveva formalmente diffidato gli enti competenti a vietare il passaggio delle grandi navi da crociera a Venezia, indicando la via da seguire per dare seguito a quanto disposto nel 2012 dal Decreto Interministeriale "Clini - Passera", D.I. volto all'adozione di ulteriori "misure finalizzate a mitigare i rischi connessi al regime transitorio perseguendo il massimo livello di tutela dell'ambiente lagunare". Con una prima diffida del gennaio 2015 il Codacons chiedeva testualmente al Ministero dei Trasporti e alla Capitaneria di Porto di Venezia di dare esecuzione alla sentenza del Tar Veneto n. 13/2015 e "provvedere all'individuazione di vie alternative di navigazione, affinchè il transito delle grandi navi nel Canale della Giudecca di San Marco a Venezia sia ridotto al minimo, secondo quanto disposto dal D. M. 79/2012; svolgere attivita' istruttoria idonea alla valutazione del rischio ambientale, si' da poter giustificare la riduzione del traffico nelle aree suddette". 

Patuanelli: "Venezia tesoro da tutelare, in troppi non hanno mosso un dito"
"Sono ipocrite e strumentali le girandole di accuse dopo l'assurda vicenda della nave da crociera di ieri a Venezia. Facile con la tastiera pontificare e propinare ricette per tutto, ma il problema delle grandi navi nel canale della Giudecca esiste da anni, e fa sorridere che ora a puntare il dito contro siano pure coloro che un dito non l'hanno mai mosso per risolvere questa assurdità quando potevano. Il progetto di Marghera per ora è una favola: chi lo tira fuori a vanvera di certo non dà un apporto costruttivo". Lo afferma Stefano Patuanelli, capogruppo M5s al Senato. "I ministri Toninelli e Bonisoli - prosegue - stanno lavorando perché si arrivi a una soluzione alternativa tenendo conto anche delle ricadute turistiche, ambientali e logistiche. Di certo Venezia è un "tesoro" senza pari per il nostro paese e non bisogna avere paura di prendere decisioni anche drastiche. Siamo certi che anche la Lega potrà dare un apporto concreto. Col chiacchiericcio da social network non si risolve nulla"

Rampelli (Fratelli d'Italia): "Esposto in procura per accertare responsabilità"
"Dall'incidente dell'isola del Giglio sono trascorsi ben 7 anni, e da allora dovrebbe essere diventato chiaro a tutti che le navi da crociera non possono entrare in piazza San Marco né per attraccare né per fare 'l'inchino', eppure è accaduto ancora. A Venezia si stanno violando un sistema ambientale e monumentale tra i più belli e fragili del mondo e i nostri governi tergiversano, incagliati su cavilli burocratici che rischiano di essere rimossi in fretta e furia solo dopo che ci è scappato il morto o che è venuto giù un campanile". Lo dichiara in una nota Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera e deputato di Fratelli d'Italia. "Ci domandiamo -prosegue Rampelli - per quale motivo non sia diventato operativo un progetto che scongiuri incidenti come quello avvenuto ieri, dove è stata messa a repentaglio l'incolumità di cittadini e turisti, dove un'avaria ai motori più grave avrebbe potuto spiaggiare la nave Msc nella piazza più caratteristica dell'intero pianeta. Va aggiornata la normativa sui fanghi tossici perché è inammissibile bloccare decine e decine di porti italiani, rendendo impossibili i dragaggi per tutelare la fauna e la flora ittiche, ma facendo quotidianamente rischiare la vita umana ostacolando ogni progetto di adeguamento". "A fronte di un'eventuale violazione di tale norma è lampante che si stanno violando altre leggi e non si capisce chi abbia deciso di proseguire in questa malsana consuetudine e a beneficio di quale interesse. È quanto cercherò di accertare presentando un esposto alla Procura della Repubblica. Dopo la tragedia dell'isola del Giglio e il drammatico episodio imputato al comandante Schettino è chiaro a tutti cosa possa accadere a Venezia. Perché si vuole attendere la disgrazia, perché anche il governo attuale è fermo?", conclude.