Due anni di confronti, dietrofront e proposte per arrivare ad oggi

Olimpiadi 2026, il tortuoso percorso della candidatura Milano-Cortina

Tutto ha inizio nel 2017, quando Milano ha cominciato a parlare di un proprio possibile interessamento. Poi Torino, infine il Veneto con il complesso Dolomiti

Olimpiadi 2026, il tortuoso percorso della candidatura Milano-Cortina
Alle 18 il presidente Thomas Bach proclamera' il vincitore, rendendo noti i risultati della votazione a porte chiuse, prevista per le 16. Sara' la conclusione di un percorso tortuoso che ha caratterizzato la candidatura di Milano-Cortina. E' nel settembre 2017, un anno prima della presentazione ufficiale delle candidature, che Milano ha cominciato a parlare di un proprio possibile interessamento. Una disponibilita' dimostrata qualche mese dopo, a marzo 2018, anche dalla sindaca di Torino Chiara Appendino. La decisione della prima cittadina torinese aveva trovato l'appoggio anche del fondatore del M5s Beppe Grillo, in controtendenza rispetto al "no" alla candidatura romana per le Olimpiadi del 2024. Infine, si e' aggiunto anche il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, annunciando la candidatura del complesso Dolomiti - Unesco, con Cortina capofila. Nei mesi seguenti, si sono subito evidenziati i primi contrasti. In particolare Torino si e' opposta all'ipotesi di candidatura "tandem" con Milano, contrariamente a quanto indicato dal Coni. Anche per questo motivo, all'inizio le tre candidate si sono presentate da sole. Una situazione poi completamente ribaltata dal presidente del Coni Giovanni Malago' che ha iniziato a prospettare una "candidatura unitaria" delle citta', senza capofila: l'idea era quella di portare a Losanna la sigla "Italia 2026". Il progetto a tre ha cominciato a scricchiolare gia' ai blocchi di partenza: Torino ha ribadito di non voler fare da "stampella" a Milano, mentre il sindaco del capoluogo lombardo Beppe Sala ha continuato a insistere sul fatto che "Milano dovrebbe essere il nome prioritario". La fine della candidatura una e trina si e' chiusa il 18 settembre 2018, un giorno prima della presentazione ufficiale delle bozze di progetto a Losanna. "La proposta non ha il sostegno del governo ed e' quindi morta qui" ha spiegato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega allo Sport Giancarlo Giorgetti, senza pero' escludere un tandem Milano-Cortina. In effetti, il ticket a due ha cominciato a prendere piede e il primo ottobre 2018 i governatori di Lombardia e Veneto, Attilio Fontana e Luca Zaia, hanno ufficializzato la candidatura. Una settimana piu' tardi, la sessione del Comitato Olimpico Internazionale ha approvato le candidature di Milano-Cortina, Stoccolma-Are e Calgary. Quest'ultima si e' tirata fuori dalla corsa a novembre: con un referendum i cittadini della localita' canadese si sono espressi per il "no". Dopo aver presentato anche il logo, Milano-Cortina arriva al verdetto di oggi con i favori del pronostico: traspare scetticismo sulla candidatura svedese, dopo i problemi di organizzazione mostrati durante i Mondiali di sci dello scorso febbraio.