Lettera del presidente Andrea Carandini

Venezia, appello del Fai all'Unesco: togliamo le grandi navi dalla laguna

Bisogna "porre fine a un modello commerciale che cannibalizza la città, provocando danni scientificamente misurabili di immense proporzioni​", scrive Carandini.

Venezia, appello del Fai all'Unesco: togliamo le grandi navi dalla laguna
Un appello all'organismo internazionale
"Il Fai chiede che l'impatto ambientale in Laguna sia ridotto e che vengano esclusi categoricamente gli scavi di nuovi e vecchi canali", scrive ancora il presidente del Fai, sottolineando la preoccupazione del Fondo Ambiente Italiano "per i rischi a cui l'industria crocieristica sottopone il fragile ecosistema della Laguna di Venezia" e si augura "vivamente" che il suo "accorato
appello" venga accolto. Anche perché, aggiunge poi "non c'è più tempo per tergiversare. Il mondo non potrà perdonarci gli errori di oggi".

Dalle grandi navi rischi e inquinamento
Le navi con stazza superiore alle 40mila tonnellate hanno motori che rimangono accesi anche durante l'ormeggio, ricorda Carandini, che aggiunge poi come per queste navi debba essere introdotto "il divieto immediato di transito nei canali del centro della città, estendendo lo stesso divieto all'intera Laguna, affinché si escludano canali di navigazione alternativi e piani di terminal passeggeri al suo interno". Per il Fai, quindi, va escluso anche il trasferimento a Marghera.

Intanto il ministro Bonisoli si rivolge ai colleghi dell'Ambiente e dei Trasporti
Dopo aver posto, nei mesi scorsi, il vincolo per sussistenza di interesse culturale al Bacino e al Canale di San Marco, al Canale della Giudecca e al Canal Grande di Venezia, il ministro per i Beni e le Attività culturali, Alberto Bonisoli, ha scritto una lettera ai colleghi del Ministero dei Trasporti e del Ministero dell'Ambiente, annunciando l'istituzione di una Commissione Tecnica che possa stabilire alcuni parametri sulla circolazione dei natanti nei canali sottoposti a vincolo. ''Per comporre questa Commissione Tecnica - si legge in una nota del Ministero guidato da Bonisoli - il ministro ha chiesto ai colleghi Sergio Costa e Danilo Toninelli l'individuazione di alcuni esperti che possano mettere a disposizione della stessa le competenze specialistiche di ciascun Ministero''.