In ciascun collegio uninominale risulterebbe eletto il candidato più votato

Legge Elettorale: il Consiglio Regionale Veneto approva il referendum

Da Palazzo Ferro Fini è arrivato il sì al referendum sul maggioritario per abrogare alla Camera e al Senato il proporzionale. Lunedì la Lega in Cassazione per depositare il quesito

Legge Elettorale: il Consiglio Regionale Veneto approva il referendum
Il Consiglio regionale del Veneto ha approvato il referendum per la variazione della Legge elettorale per eliminare la quota proporzionale. Come riferisce il presidente dell'Assemblea Roberto Ciambetti (Lega) la proposta è passata con 28 voti favorevoli (ne bastavano 26), 7 contrari e 3 astenuti. Si tratta di una Deliberazione Amministrativa per il referendum abrogativo della quota proporzionale nel sistema elettorale sia alla Camera che al Senato, lanciato a livello nazionale dalla Lega.

In ciascun collegio uninominale risulterebbe eletto il candidato che ottiene il maggior numero di voti
Il quesito referendario riguarda l'abrogazione delle disposizioni del sistema elettorale della Camera e del Senato relative all'attribuzione dei seggi in collegi plurinominali con il sistema proporzionale. Qualora la proposta di modifica fosse ratificata, i seggi dei due rami del Parlamento sarebbero attribuiti con il sistema uninominale: in estrema sintesi, per effetto dell'abrogazione della parte proporzionale del sistema elettorale e dell'estensione del sistema maggioritario, in ciascun collegio uninominale risulterebbe eletto il candidato che ottiene il maggior numero di voti. Il Consiglio veneto ha indicato il Presidente del Consiglio regionale del Veneto Roberto Ciambetti quale delegato per il deposito della Proposta presso la Corte di Cassazione; il collega della Lega Alessandro Montagnoli è stato indicato come supplente. Prima del voto finale, sono intervenuti, confermando il voto favorevole alla Proposta, oltre al Capogruppo della Lega e relatore in Aula della pda Nicola Finco, anche i Consiglieri regionali Stefano Casali per il gruppo consiliare Centro Destra Veneto-Autonomia e Libertà, Sergio Berlato per Fratelli d'Italia-MCR (il cui Ordine del giorno, volto all'introduzione, nell'ambito di un sistema elettorale sostanzialmente maggioritario, di una quota di eletti con il premio di maggioranza da assegnare alla coalizione vincente per garantire allo stesso tempo governabilità e rappresentanza, nonché dell'elezione diretta del Presidente della Repubblica, è stato approvato con 28 voti favorevoli, 12 contrari e 3 astenuti), il Capogruppo di Veneti Uniti Pietro Dalla Libera, che ha sottoscritto il testo della Proposta con il collega Massimiliano Barison, Massimo Giorgetti (Più Italia! - Amo il Veneto) che nel corso della dichiarazione finale di voto ha annunciato il proprio voto favorevole in coerenza con la propria appartenenza personale al partito Fratelli d'Italia e ribadendo il ruolo politico del Consiglio anche in questa materia. Ha confermato il proprio pronunciamento in senso contrario rispetto alla Proposta il Capogruppo del Partito Democratico e correlatore per l'Aula della Proposta, Stefano Fracasso, che giudicato il percorso approvativo del provvedimento non degno di un Consiglio regionale e fondata la possibilità di un giudizio negativo della Corte Costituzionale. Hanno confermato la non partecipazione al voto il Consigliere Piero Ruzzante (Liberi e Uguali) per il coordinamento Veneto 2020 che comprende anche i Consiglieri Patrizia Bartelle (Italia in Comune) e Cristina Guarda (Civica per il Veneto), il Consigliere Simone Scarabel per il Movimento 5 Stelle e il Consigliere Antonio Guadagnini (Siamo Veneto). (Ansa)

Lunedì la Lega in Cassazione
"Lunedi' mattina andremo in Corte di Cassazione a depositare il quesito referendario". E' Roberto Calderoli ad annunciare cosi' la formalizzazione della mossa con la quale la Lega si propone di "far esprimere gli italiani gia' in primavera". Il vicepresidente leghista del Senato saluta con soddisfazione il fatto che "questa mattina il Consiglio regionale del Veneto ha espresso il suo voto favorevole per la richiesta di referendum per modificare la legge elettorale vigente a livello nazionale. E' la prima Regione a farlo, altre - assicura - ne arriveranno nei prossimi giorni. Stiamo mantenendo la promessa fatta ai cittadini". "Facciamo decidere i cittadini, decidano loro democraticamente se vogliono una legge elettorale chiara, in cui chi vince va a governare e chi perde va all'opposizione, senza giochini di palazzo per creare maggioranze diverse da quelle espresse dalle urne, dice ancora Calderoli