L'azienda vinicola Col Vetoraz da due anni ha tolto la parola "Prosecco" dalle proprie bottiglie, che riportano solo il nome Valdobbiadene Docg. "Si tratta - spiega il produttore - di una scelta dovuta alla confusione cresciuta negli ultimi anni attorno al vino veneto".
Le ragioni
Per Loris Dall'Acqua, uno dei fondatori di Col Vetoraz la percezione della denominazione è "alienata dalla presenza di 500 milioni di bottiglie di prosecco generico privo di storia e vocazione territoriale". L'enologo poi aggiunge: "Il grande sistema Prosecco sta fagocitando la denominazione Conegliano Valdobbiadene per banalizzare le colline di quest'area a semplice cartolina d'immagine".
Non chiamarlo "Prosecco" è possibile
La denominazione Valdobbiadene Docg rientra tra quelle previste dal disciplinare. In questi giorni però la Confraternita del Valdobbiadene ha fatto seguire una petizione tra i 2640 produttori nei 15 comuni della Docg per rendere autonoma la denominazione "Conegliano Valdobbiadene" dal resto del Prosecco.
Dal Consorzio di tutela Docg fanno sapere che, al momento, il 92% dei produttori della Docg sceglie di utilizzare il nome "Prosecco", oltre alla denominazione del luogo di produzione.
Il commento di Luca Zaia
Sul tema è intervenuto anche il presidente della Regionedl Veneto, Luca Zaia: "Personalmente penso che togliere repentinamente il nome dalle etichette farà spostare gli acquirenti, soprattutto all'estero, su quelli che hanno il nome". Ma mette in guardia: "E' inaccettabile sentir dire che con il decreto del 2009 il Prosecco ci ha rimesso".
Le ragioni
Per Loris Dall'Acqua, uno dei fondatori di Col Vetoraz la percezione della denominazione è "alienata dalla presenza di 500 milioni di bottiglie di prosecco generico privo di storia e vocazione territoriale". L'enologo poi aggiunge: "Il grande sistema Prosecco sta fagocitando la denominazione Conegliano Valdobbiadene per banalizzare le colline di quest'area a semplice cartolina d'immagine".
Non chiamarlo "Prosecco" è possibile
La denominazione Valdobbiadene Docg rientra tra quelle previste dal disciplinare. In questi giorni però la Confraternita del Valdobbiadene ha fatto seguire una petizione tra i 2640 produttori nei 15 comuni della Docg per rendere autonoma la denominazione "Conegliano Valdobbiadene" dal resto del Prosecco.
Dal Consorzio di tutela Docg fanno sapere che, al momento, il 92% dei produttori della Docg sceglie di utilizzare il nome "Prosecco", oltre alla denominazione del luogo di produzione.
Il commento di Luca Zaia
Sul tema è intervenuto anche il presidente della Regionedl Veneto, Luca Zaia: "Personalmente penso che togliere repentinamente il nome dalle etichette farà spostare gli acquirenti, soprattutto all'estero, su quelli che hanno il nome". Ma mette in guardia: "E' inaccettabile sentir dire che con il decreto del 2009 il Prosecco ci ha rimesso".