Le rassicurazioni del sottosegretario Margiotta nel corso di un convegno

Venezia. "Le ditte del Mose saranno pagate al più presto"

Il commento dell'assessore veneziano De Martin: "E' ora che la città benefici del Mose, ma l'opera da sola non basta"

Venezia. "Le ditte del Mose saranno pagate al più presto"
Il sottosegretario alle infrastrutture e ai trasporti Salvatore Margiotta ha assicurato che il Governo farà quanto serve per "rendere il più celere possibile" il pagamento delle aziende impegnate nei cantieri del Mose di Venezia. "Mi pare che il Provveditore alle Opere pubbliche - ha commentato Margiotta, a margine di un convegno su questi temi, a Venezia - abbia detto che qui le cose si stanno facendo in maniera corretta e saranno ancora più spedite nei prossimi giorni". "Io - ha aggiunto - farò quello che deve fare un uomo di governo, cioè seguirò al massimo il lavoro del Provveditore e di tutte le strutture del Governo per far sì che tutto ciò che dipende da noi sia reso il più celere possibile, perchè le imprese hanno ragione a voler essere pagate una volta fatti i lavori". (ANSA).  

"E' ora che la città benefici del Mose, ma l'opera da sola non basta"
"E' ora che la città benefici del Mose, ma quest'opera non può risolvere tutto. Essenziale intervenire in modo sinergico su altri fronti". E' il pensiero espresso oggi dall'assessore comunale all'Ambiente, Urbanistica e Edilizia, Massimiliano De Martin, al convegno "Acque alte a Venezia: la soluzione Mose". Lo scopo della conferenza era quello di offrire risposte puntuali, sul piano tecnico e decisionale, agli interrogativi posti dal Mose, tenendo presente la complessità realizzativa dell'opera e basandosi su un'informazione scientificamente attendibile ed oggettiva. "La città chiede ormai da tempo che quest'opera sia completata il prima possibile" ha aggiunto De Martin spiegando che sono stati presi "certi provvedimenti approvando il nuovo Regolamento edilizio, quali elevare la quota delle prese e delle spine, o la pavimentazione dei piani terra, o ancora, rimodulare l'altezza dei solai dei piani intermedi". "Oggi - ha proseguito - preoccupa la frequenza degli eventi mareali, che è un effetto del cambiamento climatico. Se lavoriamo per fronteggiare questi effetti dobbiamo agire su grande scala: possiamo solo adattarci e trovare modalità di gestione su più fronti. Quindi non solo Mose, ma anche il rilancio della tutela della città e delle isole grazie alla legge speciale per Venezia". (ANSA).