E' tornata a casa anche la prima cameriera rimasta una notte in isolamento

Coronavirus, negativa al test anche la receptionist veronese

Una normale influenza anche per l'impiegata dello stesso albergo dove hanno alloggiato i cinesi contagiati, attualmente ricoverati allo Spallanzani di Roma

Coronavirus, negativa al test anche la receptionist veronese
Coronavirus, il secondo caso sospetto registrato ieri a Verona cono ogni probabilità è un falso allarme. Si tratta, secondo quanto riferito dalla direzione dell'hotel, di un'addetta alla reception dello stesso albergo in cui hanno alloggiato i due cittadini cinesi, colpiti dal virus e ora ricoverati allo Spallanzani di Roma. La paziente, ieri intorno a mezzogiorno, alla comparsa di sintomi sospetti, si è presentata al Policlinico veronese di Borgo Roma: già in isolamento fiduciario a casa, trasportata in ambulanza in ospedale, come prevede il protocollo, su di lei il test sul Coronavirus, affidato al Laboratorio di Microbiologia di Padova, avrebbe dato esito negativo. Si tratterebbe quindi di normale influenza. Stessa diagnosi con cui sempre ieri, in mattinata, è tornata a casa la prima cameriera ricoverata, che lavora sempre nello stesso hotel. Dopo una degenza in isolamento di un giorno, anche per lei gli esami aveva scongiurato il rischio che si trattasse di infezione da Coronavirus