Ordinanza della Regione

In Veneto stadi e palazzetti riaprono per un numero limitato di spettatori

Mille al massimo negli impianti all'aperto e 700 in quelli al chiuso laddove sia possibile la preassegnazione dei posti a sedere. Il ministro Boccia convoca un vertice con Spadafora, Speranza e le Regioni.

In Veneto stadi e palazzetti riaprono per un numero limitato di spettatori
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Una nuova ordinanza firmata dal governatore Luca Zaia prevede che nella Regione Veneto gli spettatori possono assistere agli eventi sportivi, al massimo nel numero di 1.000 negli impianti all'aperto e di 700 in quelli al chiuso e sempre laddove sia possibile la preassegnazione dei posti a sedere.

Ma appena dopo la firma dell'ordinanza arriva la notizia che lo stadio Bentegodi di Verona non sarà aperto al pubblico, questa sera, per la prima di campionato tra l'Hellas e la Roma e che - invece - saranno previsti solo ingressi a invito. La conferma all'Ansa da fonti della società gialloblù. La motivazione sta nei tempi troppo stretti, rispetto all'ordinanza emesso stamani, troppo tardi per organizzare un'eventuale vendita di biglietti e l'assistenza interna con steward sugli spalti.  

Il dispositivo resta però in vigore da oggi fino al 3 ottobre prossimo prevede per i tifosi "l'obbligo di occupare per tutta la durata dell'evento esclusivamente i posti a sedere specificamente assegnati, con divieto di collocazione in piedi e di spostamento di posto, assicurando tra ogni spettatore seduto una distanza minima laterale e longitudinale di almeno un metro".  

Gli spettatori devono indossare la mascherina per tutta la durata dell'evento, se al chiuso; all'aperto la mascherina va indossata dall'ingresso fino al raggiungimento del posto e ogni volta ci si allontani, incluso il momento del deflusso. L'ordinanza inoltre indica "l'utilizzo di tecnologie digitali" per automatizzare l'organizzazione degli ingressi, evitare "prevedibili assembramenti" e per consentire la registrazione degli spettatori; impone varchi per l'accesso del pubblico per evitare assembramenti nel momento del controllo temperatura e biglietti. Vieta l'ingresso di striscioni e bandiere; dispone il deflusso a gruppi degli spettatori al termine della manifestazione; deve essere attivato un servizio di steward con il compito di assistere il pubblico e controllare il rispetto delle misure.

L'ordinanza è stata emessa "in attesa delle linee guida di competenza statale relative ai campionati nazionali e internazionali". Alla luce del Dpcm del 7 agosto scorso, prorogato fino all'8 ottobre, "sussistono i presupposti - si legge nel testo - per autorizzare... lo svolgimento delle partite dei campionati nazionali alla presenza del pubblico nel rispetto delle disposizioni specificate nel dispositivo".  (Fonte Rainews.it)