Vo' (PD)

Il presidente Mattarella: "Riapertura scuole sfida decisiva per ripartenza"

"E' stata dolorosa la decisione di chiudere le scuole. Necessaria e dolorosa. La riapertura è dunque un segnale di speranza per tutti", ha detto il Capo dello Stato.

"L'inaugurazione dell'anno scolastico, mai come in questa occasione, ha il valore e il significato di una ripartenza per l'intera società. Lo avvertono i ragazzi, lo comprendono gli adulti e le istituzioni. Ci troviamo di fronte a una sfida decisiva". Lo ha detto il presidente Sergio Mattarella a Vo' per l'inaugurazione dell'anno scolastico. 

"Oggi è un giorno importante! L'inaugurazione dell'anno scolastico, mai come in questa occasione, ha il valore e il significato di una ripartenza per l'intera società. Lo avvertono i ragazzi, lo comprendono gli adulti e le istituzioni. Ci troviamo di fronte - ha ricordato il Capo dello Stato - a una sfida decisiva. Ripartire da Vo' dà ancor più il senso di come questa sfida riguardi l'intero Paese. Così come qui a Vo' la vita, dopo l'angoscia e le chiusure, è ripresa a pieno ritmo, così la riapertura delle scuole esprime la piena ripresa della vita dell'Italia".

"I mesi del lockdown sono stati duri per tutti, ma a subire le conseguenze più pesanti sono stati gli studenti con disabilità. Per tanti di loro le rinunce hanno avuto un costo altissimo, a volte non sopportabile. - ha  affermato Mattarella - Di queste sofferenze si son fatte carico le famiglie. Nella ripartenza della scuola l'attenzione a questi studenti dovrà essere inderogabile, a cominciare dall'assegnazione degli insegnanti di sostegno".

E ancora, sul digitale: "Questo periodo ha sottolineato, con grande evidenza, l'urgenza e la necessità assoluta di disporre della banda larga ovunque nel nostro Paese. La scuola serve anche a sconfiggere l'ignoranza con la conoscenza. La scuola, la cultura, il confronto sono antidoti al virus della violenza e dell'intolleranza che può infettare la comunità".  

La cerimonia
Con l'inno nazionale suonato dagli allievi dei conservatori italiani e delle scuole militari è iniziata la cerimonia di inaugurazione dell'anno scolastico alla scuola Giovanni Negri, con tutti i bambini in piedi a sollevare i tricolori, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e della ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina, arrivati a Vo' per la cerimonia di inaugurazione dell'anno scolastico 'Tutti a scuola', accolti da una 'standing ovation'.

Quest'anno, per il consueto evento che celebra il ritorno sui banchi, è stato scelto l'istituto comprensivo di Vo' Euganeo, primo comune italiano ad essere dichiarato zona rossa durante i mesi più intensi della pandemia e, quindi, primo ad affrontare la chiusura delle scuole.

La ministra e il presidente sono stati accompagnati in una visita privata della scuola durante la quale hanno visto di persona i nuovi spazi didattici. Ad accogliere il presidente Mattarella e la ministra Azzolina, la direttrice dell'ufficio scolastico del Veneto Carmela Palumbo insieme al dirigente scolastico Alfonso D'Ambrosio e al presidente della regione Luca Zaia.

Azzolina: siete il motore della ripartenza
"In questo giorno così importante e unico, che ricorderemo in futuro come quello in cui la scuola non si è mai fermata, ha trovato slancio e nuova fiducia, voglio dire grazie. Grazie al personale dell'Istruzione, ai dirigenti scolastici, ai docenti per l'immenso lavoro di queste settimane. Grazie alle famiglie e a gli studenti, siete voi il motore della ripartenza". Lo ha detto la ministra dell'Istruzione, Lucia Azzolina, nel corso dell'inaugurazione dell'anno scolastico 2020-2021 a Vo' Euganeo, alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Zaia: onorati della visita del presidente
"Siamo onorati dell'arrivo del Presidente. Penso che sia un bel segnale nei confronti di questa comunità di Vo', che si è prestata ai tamponi di massa. Sono diventati un elemento simbolico della lotta al coronavirus", ha detto il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, a margine della cerimonia di inaugurazione dell'anno scolastico a Vo'

Simbolo della pandemia
Vo' è un paese simbolo della pandemia di coronavirus: qui, lo scorso 22 febbraio, è morto Adriano Trevisan, 77 anni, la prima vittima accertata in Italia, ed è stata poi istituita la 'zona rossa'. E nell'istituto, durante l'emergenza, sono stati fatti tamponi a tappeto per contenere il focolaio. Proprio in questa cittadina, sul versante Ovest dei Colli Euganei, alcune delegazioni di studentesse e studenti, in rappresentanza delle scuole di tutta Italia, celebrano il ritorno tra i banchi insieme al presidente della Repubblica e alla ministra dell'Istruzione.

Presente anche Crisanti
 "Indipendentemente da quello che si sarebbe potuto fare, a questo punto, queste sono le direttive: impegniamoci tutti quanti perché sia un successo. Poi, se qualcosa non va, ci adegueremo. Qualcosa verrà cambiato. Non puoi pensare di muovere 10 milioni di persone e tutto quanto fila liascio... Aspettiamoci qualche scricchiolio e aggiusteremo via via, penso questo sia l'impegno del governo". Così Andrea Crisanti, ordinario di Microbiologia dell'Università di Padova, a margine della cerimonia di inaugurazione dell'anno scolastico a Vo', a cui partecipa il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

La cerimonia in diretta tv
Ad accogliere il Capo dello Stato le bandiere tricolori poste ai lati della strada in giro per Vo'. La cerimonia, trasmessa in diretta su Rai 1, vede sul palco, oltre a studentesse e studenti, anche alcune personalità del mondo della cultura, dello spettacolo e dello sport, fra cui il commissario tecnico della Nazionale Roberto Mancini, le campionesse di nuoto Simona Quadarella e Benedetta Pilato, attori e cantanti.

Alla cerimonia, fra gli altri, anche il presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, il segretario d'Aula, Francesco Scoma, in rappresentanza del presidente della Camera Roberto Fico, il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Federico D'Incà, e la viceministra dell'Istruzione, Anna Ascani. 'Tutti a scuola' - fa sapere il ministero - è ormai un appuntamento tradizionale per salutare il ritorno nelle aule scolastiche. Una festa che quest'anno assume un significato ancora più particolare dopo la sospensione delle attività in presenza per via dell'emergenza sanitaria.

Gli studenti presentano le loro opere
Protagonisti gli alunni degli istituti che sono stati selezionati nell'ambito del concorso annuale del ministero dell'Istruzione per aver realizzato i migliori percorsi didattici sui temi dell'educazione, della legalità, dell'integrazione e della lotta al bullismo.

'Amuchina song' è il brano composto dalle studentesse e dagli studenti dell'Istituto comprensivo di Borgonovo Val Titole e Zian Piacentino (Piacenza). 'Voci nella Storia', dei ragazzi dell'Istituto comprensivo 'John Dewey' di San Martino in Pensilis, in provincia di Campobasso, è il progetto pensato per il recupero e la valorizzazione del patrimonio culturale e linguistico dei paesi arbëreshë d'Italia. L''Inno alla gioia' di Ludwing van Beethoven è stato rielaborato dagli alunni dell'Istituto omnicomprensivo di Città Sant'Angelo (Pescara) in una originale versione per arpa.

Gli studenti dell'Istituto comprensivo 'Fogazzaro' di Noventa Vicentino (Vicenza), del 'De Amicis' di Catania e dell'Istituto comprensivo di Montecastrilli (Terni), in collaborazione con l'associazione Europa InCanto, presentano l'inno d'Italia Dad (Didattica a distanza, ndr). Mentre la classe III B del Liceo classico 'Luca Signorelli' di Cortona (Arezzo) recita il monologo 'No bullismo'. Le musiche sono eseguite dall'orchestra composta dai migliori allievi dei Conservatori di musica d'Italia diretta dal maestro Leonardo De Amicis.