Le misure anti-Covid

Coronavirus, il nuovo Dpcm, entrerà in vigore venerdì 6 novembre

Le norme saranno valide fino al 3 dicembre. Coprifuoco nazionale alle 22. Confermate le tre fasce differenziate in base al rischio di contagio.

Coronavirus, il nuovo Dpcm, entrerà in vigore venerdì 6 novembre
Il nuovo Dpcm sulle misure restrittive per contenere il contagio da coronavirus, già pubblicato in Gazzetta Ufficiale, avrà validità da venerdì 6 novembre fino al 3 dicembre. "Tutte le nuove misure previste dall'ultimo dpcm - quelle riservate  alle aree gialle, arancioni e rosse - saranno in vigore a partire da venerdì 6 novembre. Lo ha deciso il governo per consentire a tutti di disporre del tempo utile per organizzare le proprie attività". 

Il provvedimento mantiene l'impianto della bozza circolata ieri pomeriggio, di diverso c'è solo la possibilità per i parrucchieri di rimanere aperti anche nelle regioni che saranno classificate come "zone rosse", cioè quelle con le maggiori restrizioni. Il nuovo Dpcm, in formato world e Pdf, è stato pubblicato sul sito del governo. 

L'impianto del provvedimento prevede misure uguali per tutto il territorio nazionale come la limitazione agli spostamenti serali che scatta dalle 22 alle 5 del mattino e la didattica a distanza per le scuole superiori, e norme regionali che saranno calibrate a seconda dell'indice dei contagi e della tenuta del sistema sanitario, a cominciare dai posti disponibili nelle terapie intensive.

Zone "gialle, arancioni e rosse"
Nessuna zona verde, perché tutta l'Italia  deve fronteggiare l'emergenza Covid, anche nelle aree meno colpite dal virus. L'Italia, nell'ultimo Dpcm, è divisa in tre aree, gialle, arancioni e rosse. Nel testo  del provvedimento non si fa alcun accenno ai colori. Ma fonti di governo spiegano  che non si può parlare di zone verdi, come inizialmente è stato fatto,"perché l'emergenza c'è e nessun area è esclusa".

In giornata dovrebbe arrivare l'ordinanza del Ministero della Salute che individua le tre fasce di Regioni a seconda del rischio sanitario e della capacità di risposta del sistema. Alle perplessità manifestate fino all'ultimo dalle Regioni il governo ha risposto con una lettera firmata dai ministri Francesco Boccia e Roberto Speranza che assicurano il coinvolgimento, attraverso la cabina di regia, di ciascuna regione nella definizione delle misure più stringenti.

Giani: "Nessuno ci ha dato destinazioni delle regioni"
"Da quello che noi sappiamo la Toscana dovrebbe essere nell'area verde. Ieri ho partecipato alla riunione dei presidenti di regione, e nessuno mi aveva dato la destinazione certa ed il nome delle aree". Così a Rainews24 il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani. "Il decreto prevede che l'atto è del ministro della Salute sentito il presidente della Regione, ci sarà quindi interlocuzione tra nostri tecnici e il Cts" ha aggiunto.

Nessun blocco per navi da crociera italiane
Il testo finale del Dpcm non vieta di operare, a differenza di quanto previsto nell'ultima bozza, allenavi di crociera battenti bandiera italiana. "I servizi di crociera da parte delle navi passeggeri di bandiera italiana possono essere svolti solo nel rispetto delle specifiche linee guida di cui all'allegato 17 del presente decreto", si legge nel decreto.

Regioni chiedono confronto sui dati
Nel parere espresso ieri sera sul provvedimento, le Regioni avevano infatti ribadito "la richiesta di univoche misure nazionali ed, in via integrativa, provvedimenti più restrittivi di livello regionale e locale". Nel Dpcm ci sono misure che "destano forti perplessità  preoccupazione" e che "comprimono ruolo e compiti delle Regioni", attribuendo "al Governo ogni scelta e decisione sulla base delle valutazioni svolte dagli organismi tecnici", si legge ancora nel parere. Per questo motivo "è indispensabile instaurare un contraddittorio per l'esame dei dati con i dipartimenti di prevenzione dei servizi sanitari regionali prima della adozione degli elenchi delle Regioni" caratterizzate da scenari elevata o massima gravità.

Zaia: "Chiarimenti su fasce, serve confronto"
Il Veneto, insieme con le altre Regioni, ha fatto richieste precise al governo per il Dpcm. Lo ha detto il presidente del Veneto, Luca Zaia, in conferenza stampa. "Si finanzi subito il congedo parentale per chi ne ha bisogno, che deve tenere i figli a casa perché la scuola è chiusa, e si ristorino subito le categorie più colpite. Abbiamo chiesto anche come muoverci sulla parte della chiusura di vie e piazze, perché non è ben specificato", ha spiegato. Per quanto riguarda il Dpcm e la divisione delle regioni per fasce, ha aggiunto, "i chiarimenti, anche per capire bene in che fascia siamo, dovrebbero arrivare già nel primo pomeriggio. Vedremo di capire quali siano le classificazioni, ci è stata garantita comunque un'interlocuzione. Il colore della fascia uno se lo deve meritare, non si può bluffare. Ma la mia preoccupazione non è solo avere magari la fascia verde, ma che si capisca che comunque non sarebbe un 'semaforo verde': dobbiamo stare tutti attenti perché il contagio non si diffonda ancora".

Sala: "Misure severe, Milano rispetterà le decisioni"
"Come ho sempre detto, le decisioni del Governo vanno rispettate e applicate. La tutela della salute dei cittadini è il primo bene da proteggere e noi continueremo a lavorare perché queste disposizioni siano osservate da tutti i milanesi". Così il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha commentato il nuovo decreto del governo per contenere i contagi da Covid in un post sulle sue pagine social. Sala ha poi aggiunto che nel Dpcm ci sono "ulteriori misure, più stringenti, per le aree a rischio alto, fra le quali pare evidente ci sarà la Regione Lombardia e la nostra città".   "Si tratta certamente di misure severe - ha concluso -.Milano anche questa volta rispetterà le decisioni del Governo e lavorerà unita per uscire al più presto da questa difficile situazione. Ogni giorno da Palazzo Marino mi assicurerò che ciò avvenga".

Sileri: "Dpcm sartoriale eviterà lockdown"
"Ce la faremo a evitare il lockdown.  Questo Dpcm è una soluzione 'sartoriale' che tiene in considerazione  tutti i singoli dati locali''. Così Pierpaolo Sileri, viceministro  alla Salute a 'The Breakast Club' su Radio Capital. ''Lombardia,  Piemonte e Calabria zone rosse? Non è verosimile che regioni con questi dati possano cambiare la loro situazione in pochi giorni e  retrocedere a numeri diversi. E' chiaro che sono le regioni che  soffrono di più. Zone rosse o arancioni sono definizioni comunque  modulabili nel corso delle prossime settimane''.  Sui criteri per stabilire quali regioni saranno rosse e quali arancioni, Sileri dice: ''Insieme all'Rt sono 21 i parametri con cui verranno definite le varie zone. Si  analizza un trend, non sarà qualcosa di inatteso. Bonaccini voleva  misure nazionali uguali per tutti? Il Dpcm ha già una base di norme nazionali, le altre però devono essere cucite sui numeri locali''.

Dpcm sospende concorso scuola ma oggi prove regolari
E' stato sospeso dal Dpcm, tra gli altri, anche il concorso straordinario per i docenti che hanno più di tre annualità di servizio. Oggi però le prove del concorso si stanno svolgendo regolarmente in quanto il Dpcm ha valore da domani al prossimo 3 dicembre. Ai candidati - ha fatto sapere il ministero dell'Istruzione -  arriveranno apposite comunicazioni. Il testo del Dpcm non è ancora pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Le prove del concorso straordinario hanno,sin qui, riguardato quasi il sessanta per cento dei candidati; il tasso di partecipazione è stato oltre l'86 per cento

Boccia: "Regioni non esautorate"
"Oggi un lockdown nazionale non sarebbe la soluzione. Abbiamo preferito adottare un sistema modulare, coerente con le diverse condizioni territoriali e con la tenuta delle reti sanitarie regionali. Il virus non deve essere considerato come una colpa, né da chi viene contagiato né dai territori. E' un problema sanitario, sociale ed economico che va affrontato sempre unendo le forze tra i diversi livelli istituzionali". A dirlo è il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia, intervenendo a Forum PA Restart Italia.

"In questi mesi di emergenza sanitaria - riprende - la Conferenza Stato-Regioni e la Conferenza Unificata si sono trasformate da 'parerifici', come spesso accaduto in passato, in luoghi di confronto istituzionale continuo. La cabina di regia con le Regioni e gli enti locali è attiva 24 ore su 24"."Decidere una strategia e proporla prima al Parlamento - ha assicurato - non vuol dire esautorare le Regioni ma dare risposte diverse a problemi diversi, lavorando insieme e condividendo le responsabilità. Molte delle osservazioni delle Regioni, dei Comuni, delle Province sono state recepite. Le Regioni saranno consultate tutte e su tutto, come sempre, e il governo ieri sera ha nuovamente assicurato, con una lettera inviata alle Regioni prima della firma del Dpcm, che i ristori per le attività che chiuderanno a seguito delle nuove possibili restrizioni, saranno automatici e tempestivi".

"Ad oggi oltre 39 mila persone non ci sono più, gli italiani contagiati dall'inizio della pandemia viaggiano verso gli 800 mila: sono numeri - ha ammonito - che ci impongono rigore e rispetto per loro, per gli operatori sanitari e per le regole che ci diamo. La convivenza con il Covid-19 è una strada obbligata da mesi e complessa perche' impone adattamenti continui, ma riusciremo in questa impresa collettiva solo restando uniti".