Penelope nata con la mamma grave per Covid
E' una storia che commuove e dà speranza quella della piccola Penelope, nata mentre la madre Camilla lottava contro il virus. La piccola, infatti, è venuta alla luce con un mese di anticipo per tentare di salvare la madre dalla polmonite interstiziale severa. La donna si è ammalata il 14 marzo scorso, positivo anche il marito Piero. Ma lei è presto peggiorata, tanto che una decina di giorni dopo è stata ricoverata all'ospedale all'Angelo di Mestre, con la diagnosi di polmonite grave da Coronavirus.
Necessario intervenire subito
Camilla per aver salva la vita, doveva essere intubata. Ma prima i medici hanno deciso di far nascere la bambina con un cesareo. Una volta nata, il padre ha potuto vederla solo per pochi attimi e da lontano. Dalla sala parto, la madre è stata immediatamente ricoverata in rianimazione; la bimba, negativa al Covid, in patologia neonatale. A quel punto, i medici hanno avvisato il giovane padre che, forse, la moglie non ce l'avrebbe fatta superare la notte. Disperato, nella sua casa a Murano, lui le ha aspettate. Dormendo però sul divano "perché il letto di casa, senza Camilla e Penelope, non lo voglio toccare", ha raccontato.
Lieto fine, nonostante il virus
Alla fine, con l'impegno di pneumologi, internisti, ginecologi e pediatri, prima è tornata a casa mamma Camilla, poi anche Penelope. "Non c'è lieto fine che possa fare più felice un ospedale e un'azienda sanitaria", ha commentato il direttore generale dell'Ulss 3 Serenissima Edgardo Contato.
E' una storia che commuove e dà speranza quella della piccola Penelope, nata mentre la madre Camilla lottava contro il virus. La piccola, infatti, è venuta alla luce con un mese di anticipo per tentare di salvare la madre dalla polmonite interstiziale severa. La donna si è ammalata il 14 marzo scorso, positivo anche il marito Piero. Ma lei è presto peggiorata, tanto che una decina di giorni dopo è stata ricoverata all'ospedale all'Angelo di Mestre, con la diagnosi di polmonite grave da Coronavirus.
Necessario intervenire subito
Camilla per aver salva la vita, doveva essere intubata. Ma prima i medici hanno deciso di far nascere la bambina con un cesareo. Una volta nata, il padre ha potuto vederla solo per pochi attimi e da lontano. Dalla sala parto, la madre è stata immediatamente ricoverata in rianimazione; la bimba, negativa al Covid, in patologia neonatale. A quel punto, i medici hanno avvisato il giovane padre che, forse, la moglie non ce l'avrebbe fatta superare la notte. Disperato, nella sua casa a Murano, lui le ha aspettate. Dormendo però sul divano "perché il letto di casa, senza Camilla e Penelope, non lo voglio toccare", ha raccontato.
Lieto fine, nonostante il virus
Alla fine, con l'impegno di pneumologi, internisti, ginecologi e pediatri, prima è tornata a casa mamma Camilla, poi anche Penelope. "Non c'è lieto fine che possa fare più felice un ospedale e un'azienda sanitaria", ha commentato il direttore generale dell'Ulss 3 Serenissima Edgardo Contato.