Il punto sanitario

Coronavirus Veneto: varianti e timori

Altri due potenziali focolai di variante Delta sono sotto osservazione in provincia di Padova.

Coronavirus Veneto: varianti e timori
Nel centro estivo di Taggì contagiate una operatrice, tornata da un soggiorno in Spagna, e la bambina con disabilità da lei seguita. L'Ulss 6 ha proceduto al tracciamento e all'isolamento di 24 tra operatori e bambini, che saranno sottoposti a tampone.

In un'azienda di San Giorgio in Bosco (PD) sono risultati positivi tre lavoratori di rientro dall'Uzbekistan.

Sembra arginato invece il focolaio nel centro estivo Isamar, a Isola Verde, in provincia di Venezia, dove nei giorni scorsi erano stati individuati quattordici casi di cui dieci tra i bambini. Negativi tutti i tamponi effettuati nelle ultime ore. 

È invece confermata la positività alla variante Delta del marito e del figlio della donna di 49 anni, ricoverata in terapia intensiva a Padova. 

Infine il focolaio di variante brasiliana in un condominio all'Arcella. Dodici i casi finora confermati. Nei prossimi giorni prevista un'ulteriore tornata di tamponi.

Intanto sono usciti i risultati di un'indagine dell'Istituto Zooprofilattico delle Venezie sulla prevalenza delle varianti in Regione. È quella inglese la più diffusa con il 60 per cento dei casi, seguita da quella brasiliana. In due mesi la variant Delta è salita dall'1,5 all'11 per cento, a un ritmo più lento di quello atteso dagli esperti. A Vicenza isolati anche due casi di variante colombiana.