Minacce No vax su Telegram: perquisizioni della polizia a Padova e Venezia

Le indagini, coordinate dalla procura di Milano, sono rivolte anche nei confronti di persone residenti a Roma, Bergamo, Reggio Emilia.

Minacce No vax su Telegram: perquisizioni della polizia a Padova e Venezia
Si scambiavano messaggi sulla piattaforma social Telegram organizzando manifestazioni di protesta anche con intenti violenti. Per questo la Polizia di Stato sta eseguendo perquisizioni domiciliari e informatiche a carico di appartenenti al mondo 'no vax'.    Le indagini, coordinate dalla procura di Milano che ha delegato la locale Digos e il Compartimento di Polizia postale, sono rivolte nei confronti di persone residenti nelle città di Milano, Roma, Bergamo, Reggio Emilia, Venezia e Padova.

La frangia No Vax, che annunciava l'intenzione di costruire rudimentali ordigni "fai da te" e di approvvigionarsi di coltelli, era composta da 5 donne e 3 uomini. Sono state definite come "molto determinate e arrabbiate" le 5 donne che si trovavano tra gli elementi di spicco del canale Telegram denominato 'I guerrieri',al centro dell'operazione di Polizia Postale e della Digos. Si tratta di una frangia composta da persone con un "profilo basso" senza "esponenti d'area", ma da gente comune:disoccupati, operai, portinai, camerieri. Uno degli uomini, che aveva un porto d'armi, era conosciuto per essere vicino all'indipendentismo veneto, ma al momento non sarebbe emerso niente di più strutturato. Le indagini sono state  coordinate dal capo della Sezione distrettuale antiterrorismo della procura di Milano, Alberto Nobili, e dal pm Piero Basilone. 

Nelle chat intercettate gli indagati ipotizzavano violenze, anche con armi, durante l'imminente raduno No vax previsto a Roma sabato 11 settembre. Oltre all'intenzione di partecipare in massa alla manifestazione di protesta, gli 8 avrebbero incitato gli altri membri del gruppo a realizzare azioni violente nelle rispettive province di residenza "contro non meglio precisati obiettivi istituzionali o approfittando della visita di esponenti dell'Esecutivo, come quella, poi annullata, prevista a Padova lo scorso 2 settembre da parte del Ministro della Salute, Roberto Speranza", come riferisce in una nota la Questura di Milano."

Nel servizio di Federico Simonelli le interviste a Guido D'Onofrio, dirigente Digos Milano, e Tiziana Luguori, dirigente Polizia Postale Milano