Morti Lavoro, Cgil: "Controlli ci sono ma il problema è come vengono fatti"

"Troppa fretta, scarso personale - dicono dal sindacato - e così la situazione non cambia."

Morti Lavoro, Cgil: "Controlli ci sono ma il problema è come vengono fatti"
L’ultimo episodio a Cologna Veneta, nel Veronese, dove un uomo rimasto schiacciato sotto a un camion.

A ogni infortunio mortale sul lavoro, tutti chiedono più controlli. Sonia Todesco, segretaria regionale della funzione pubblica della Cgil, prima di fare la sindacalista lavorava allo Spisal,  i servizi in capo alle Ulss che si occupano proprio di prevenzione e sicurezza. Quel mondo lo conosce bene, tanto da dire che i controlli ci sono, ma il punto è come vengono fatti. Da una decina d’anni, per legge devono raggiungere il 5% del totale delle aziende del territorio. E quel 5% è un obiettivo per accedere a parte dei finanziamenti che lo Stato eroga alle regioni.

"Va cambiata impostazione - dice Todesco - privilegiare la qualità, aumentare il personale, evitare doppioni. Altrimenti la situazione non cambia". Nel 2017, per esempio, le aziende agricole fuori norma sono risultate solo il 3% di quelle ispezionate. Eppure da allora gli infortuni sul lavoro in agricoltura non sono diminuiti. Stesso discorso vale per l’edilizia e in generale. E anche per le malattie professionali.

Nel servizio di Matteo Mohorovicich l'intervista a Sonia Tedesco, segretaria Fp Cgil Veneto