Ecografie addominali, endoscopie digestive, accertamenti cardiologici, esami per l'oculistica e l'otorinolaringoiatria: è il grosso delle prestazioni lasciate indietro a causa del Covid. Tutte rinviate nei mesi caldi della pandemia, perché la priorità era debellare il virus.
In Veneto la Regione ha predisposto un piano straordinario: 49 milioni di euro sul piatto per esaurire le liste d’attesa. I numeri però sono imponenti, 400mila tra visite e interventi arretrati, e il 31 dicembre di quest’anno il termine ultimo prefissato per smaltire tutto.
Francesco Orcalli è seduto al tavolo delle trattative. Per l’Ordine dei Medici di Verona, è il referente del tavolo Ospedale-Territorio, attivato da un paio di mesi dalla Regione con gli ordini professionali, proprio per risolvere il problema. Le proposte ci sono e vanno valutate con celerità.
Nel servizio di Matteo Mohorovicich l'intervista a Francesco Orcalli, Ordine dei Medici Verona
In Veneto la Regione ha predisposto un piano straordinario: 49 milioni di euro sul piatto per esaurire le liste d’attesa. I numeri però sono imponenti, 400mila tra visite e interventi arretrati, e il 31 dicembre di quest’anno il termine ultimo prefissato per smaltire tutto.
Francesco Orcalli è seduto al tavolo delle trattative. Per l’Ordine dei Medici di Verona, è il referente del tavolo Ospedale-Territorio, attivato da un paio di mesi dalla Regione con gli ordini professionali, proprio per risolvere il problema. Le proposte ci sono e vanno valutate con celerità.
Nel servizio di Matteo Mohorovicich l'intervista a Francesco Orcalli, Ordine dei Medici Verona