Belluno,denuncia insulti online. La Procura archivia: non abbiamo i social

Assia Belhadj, mediatrice culturale, è stata minacciata per la sua religione, ma il tribunale ha difficoltà a risalire all'identità dei responsabili. Ora la donna fa appello al presidente della Repubblica per ottenere giustizia.

Belluno,denuncia insulti online. La Procura archivia: non abbiamo i social
"Cara povera Italia". Assia Belhadj, mediatrice culturale bellunese da 16 anni in Italia, esprime la sua amarezza con lungo messaggio su Facebook. In evidenza la foto che la ritrae con il hijab, il velo islamico che lascia scoperto il viso. Un'immagine simile a quella che utilizzò sui social per ufficializzare la sua candidatura alle ultime Elezioni Regionali del Veneto nella lista del candidato del centrosinistra Arturo Lorenzoni. Fu presa di mira dagli odiatori della rete: insulti, minacce, frasi contro la sua religione da almeno un centinaio di utenti molti dei quali anonimi o coperti da profili falsi.

Dopo mesi di indagini la Procura di Belluno ha chiesto l'archiviazione, confermata dal Tribunale. Difficile risalire all'identità degli 'hater'. Nel fascicolo d'indagine, in un'annotazione, si  spiega anche l'impossibilità di accedere a Facebook dalla rete internet della procura.

Assia Belhadj, che si sente tradita dalle istituzioni, ora fa appello al presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Nel servizio di Giuseppe Bucca, montato da Massimo Serena, l'intervista ad ​Assia Belhadj, mediatrice culturale