La terra è sempre più secca
Nell’anno nero dell’acqua che manca, i prezzi in salita rincarano la dose. "Il mais è l’inizio di un effetto a catena: se qualcosa non cambia ci saranno scossoni per l’intera filiera dell’allevamento", ci dice Marina Montedoro, che dirige la Coldiretti del Veneto.
Le coltivazioni di mais sono calate, in Italia e in Veneto, questo anche perché i mercati sconvolti dalla guerra hanno fatto schizzare in alto tutto, concimi compresi. Mais, però, significa alimentazione per bovini e avicoli. E, se manca il cibo, c’è un punto di domanda anche sui prodotti del settore, come latte e carne.
Come se non bastasse, l’aspetto più preoccupante è la siccità. Non piove, e la pioggia caduta non è bastata. Servono invasi e accordi di programma con Trento e Bolzano per sbloccare l’acqua dell’Adige.
Nel servizio di Matteo Mohorovicich l'intervista a Marina Montedoro, direttore Coldiretti Veneto
Le coltivazioni di mais sono calate, in Italia e in Veneto, questo anche perché i mercati sconvolti dalla guerra hanno fatto schizzare in alto tutto, concimi compresi. Mais, però, significa alimentazione per bovini e avicoli. E, se manca il cibo, c’è un punto di domanda anche sui prodotti del settore, come latte e carne.
Come se non bastasse, l’aspetto più preoccupante è la siccità. Non piove, e la pioggia caduta non è bastata. Servono invasi e accordi di programma con Trento e Bolzano per sbloccare l’acqua dell’Adige.
Nel servizio di Matteo Mohorovicich l'intervista a Marina Montedoro, direttore Coldiretti Veneto