Emergenza cuneo salino: a Taglio di Po entra in funzione il dissalatore

E' arrivato dalla Spagna alla centrale di potabilizzazione di Ponte Molo. E' a noleggio e costerà 70 mila euro al mese

Emergenza cuneo salino: a Taglio di Po entra in funzione il dissalatore
Roberto BOnaldi
Cuneo salino. Il dissalatore fatto arrivare dalla Spagna

E' arrivato a Taglio di Po, provincia di Rovigo, il dissalatore proveniente dalla Spagna che dovrà attenuare il grave problema del cuneo salino in Polesine. L'impianto è stato noleggiato per un paio di mesi (costo 140 mila euro) e sarà attivo nella centrale di potabilizzazione di Ponte Molo, in comune di Taglio di Po. Assieme all'ordinanza che prevede una serie di limitazioni al consumo dell'acqua, l'impianto dovrebbe tamponare i danni dovuti alla siccità, con l'emergenza idrica che sta interessando il Polesine e il Veneto. In campo ci sono Acquevenete, i sindaci dei comuni Polesani, la Prefettura, l'Arpav, l'Ulss 5, il Consiglio di bacino e la Provincia. 

Le soluzioni sono state presentate nei giorni scorsi nel corso di una conferenza stampa da Piergiorgio Cortelazzo presidente di Acquevenete, Monica Manto direttore generale dell'azienda idrica, con la viceprefetto Rosa Correale. 

Il problema principale riguarda il cuneo salino che nel fiume Po è talmente basso che il mare è risalito per più di dieci chilometri, fino all'impianto di potabilizzazione di Ponte Molo, con la conseguenza che l'acqua che da lì viene pescata per finire negli acquedotti è salata. E quando il sale supera il limite, le pompe non aspirano. Il dissalatore dovrà desalinizzare l'acqua, ed ha una capacità di "pulirne" 100.000 litri all'ora, garantendo acqua potabile per cinquemila persone delle zone di Taglio di Po e Ariano nel Polesine. Un aiuto arriverà anche dal rispetto da parte dei cittadini dell'ordinanza di solidarietà per un utilizzo razionale, accorto e sostenibile dell'acqua che verrà emanata dai sindaci dei comuni del Basso Polesine. Il provvedimento vieta di impiegare acqua potabile per il lavaggio domestico di automobili e veicoli, cortili e piazzali, il riempimento di vasche da giardino, fontane ornamentali. È consentito annaffiare orti e giardini solo durante la notte, tre mezzanotte e le 7.

Nel servizio di Roberto Bonaldi le interviste ad Andrea Maestri, responsabile settore acquedotto Acquevenete, e a Luisa Beltrame, sindaca di Ariano nel Polesine