La tragedia

Marmolada, il bilancio provvisorio: sette vittime, 13 dispersi, 8 feriti

Quattro persone in un primo tempo ritenute disperse sono state ritrovate

Marmolada, il bilancio provvisorio: sette vittime, 13 dispersi, 8 feriti
Ansa/Andrea Solero
Le ricerche con gli elicotteri sulla zona della frana

Rimane fermo a 7 il bilancio delle vittime del crollo di un seracco di ghiaccio sulla Marmolada. Non è deceduto uno dei feriti, la cui identità è ancora non accertata, che resta ricoverato in prognosi riservata al Ca' Foncello di Treviso. Nel pomeriggio, nei momenti drammatici delle operazioni di soccorso e riconoscimento delle vittime, era stata diffusa erroneamente la notizia del decesso. “Il paziente è ancora intubato e sedato: ha riportato un importante edema cerebrale”, precisa invece l'ospedale trevigiano. Buone notizie sul fronte dei dispersi: quattro le persone ritrovate. Il conteggio scende a 13.

"Al momento abbiamo 7 deceduti, di cui tre identificati; 8 feriti, di cui due in condizioni delicate; e 14 persone che definiamo reclamate, persone non rientrare a casa delle quali non si hanno notizie. Ci sono ancora quattro autovetture, una tedesca, due della Repubblica Ceca e una ungherese delle quali non si hanno notizie". Sono i numeri elencati dal presidente della Provincia Autonoma di Trento, Maurizio Fugatti in occasione di un breve punto stampa presso il centro di coordinamento dei soccorsi sulla Marmolada ad Alba di Canazei.

Al momento le ricerche sul ghiacciaio sono state sospese a causa del maltempo, ma ripartiranno dopo la pioggia con i droni. Le difficoltà legate alle condizioni meteo non hanno consentito all'elicottero di Draghi di atterrare a Canazei. Il premier è arrivato nella località trentina in automobile da Verona, assieme al capo della Protezione civile Fabrizio Curcio e i presidenti del Veneto e delle province autonome di Trento a Bolzano, per fare il punto con la Protezione civile, soccorritori e autorità locali sulla sciagura della Marmolada. Il presidente del Consiglio Mario Draghi sta incontrando i familiari delle vittime e dei dispersi nella caserma dei Vigili del fuoco di Canazei (Trento), dove è stata allestita la centrale operativa di coordinamento delle operazioni di soccorso e ricerca in seguito al crollo di ieri sulla Marmolada

"Sono qui a Canazei per rendermi conto di persona di quanto è successo, è molto importante essere venuti qui". Ha dichiarato il presidente del Consiglio.

 

Secondo quanto è stato finora ricostruito, la valanga ha travolto due cordate da sei alpinisti. Per gli inquirenti la valanga sulla Marmolada è "un disastro inimmaginabile, una carneficina tale che solo difficilmente ci permetterà di identificare con esattezza l'identità delle vittime perché i corpi sono stati smembrati" dalla colata di ghiaccio e sassi. Tra le vittime ci sarebbero anche le guide.

Stando alle verifiche fatte sulle strade di Passo Fedaia e nei parcheggi attorno al lago Fedaia, da cui partono gli attacchi dei sentieri che portano alla Marmolada, ci sono 16 auto il cui proprietario non è ancora stato identificato

"Al momento non sappiamo se le auto sono delle sei persone decedute o dei dispersi o di persone che non sono interessate all'evento. Questo lo sapremo domani sulla base delle segnalazioni e delle indicazioni che arriveranno". Lo ha detto il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti

Delle verifiche saranno fatte anche sul lato bellunese della montagna perché da malga Ciapela potrebbero essere salite altre persone. "Una situazione che lascia comunque poca speranza", ha detto il capo della Protezione civile del Trentino, Raffaele De Col.

 

intervento dei soccorsi a Marmolada TGR
intervento dei soccorsi a Marmolada

La procura di Trento ha aperto un fascicolo sul crollo del seracco in cima alla Marmolada: disastro colposo è il reato ipotizzato, al momento a carico di ignoti. Ad occuparsi delle indagini, con il procuratore Sandro Raimondi, é il pm Antonella Nazzaro

Cosa è accaduto

Nel primo pomeriggio di ieri un ampio seracco di ghiaccio è crollato causando una valanga a 300 km orari. Il distacco si è verificato nei pressi di Punta Rocca, lungo l'itinerario di salita della via normale per raggiungere la vetta. Proprio sabato sulla Marmolada era stato raggiunto il record delle temperature, con circa 10 gradi in vetta.

Il distacco si è verificato nei pressi di Punta Rocca, lungo l'itinerario di salita della via normale per raggiungere la vetta. Sono state attivate tutte le stazioni del soccorso alpino della zona, sono stati impiegati 5 elicotteri ed unità cinofile per verificare l'eventuale presenza di  altre persone.

Cosa è un seracco

Il ghiacciaio della Marmolada è un ghiacciaio vallivo che scende lungo il versante settentrionale della Marmolada, la montagna più alta delle Dolomiti. Un seracco è il grosso blocco di ghiaccio che forma il lato di un crepaccio. I crepacci trasversali e longitudinali si formano durante il movimento lento ma costante di un ghiacciaio verso valle. Le alte temperature rendono instabili queste strutture. 

La parole di uno dei soccorritori, tra i primi ad arrivare sul luogo della tragedia

"Quando ci hanno chiamato, all'una e mezzo, ci hanno detto che è  venuta giù la Marmolada, è venuta giù la cima della Marmolada, che non è altro che un grande pezzo di ghiaccio che si è staccato e ha investito tutti quelli che erano sul ghiacciaio". E' il racconto di Luigi Felicetti, tecnico del Soccorso Alpino dell'Alta Val di Fassa che è intervenuto per soccorrere gli alpinisti travolti dal crollo del seracco di ghiaccio. "Quando siamo arrivati - ha aggiunto - ci siamo trovati davanti ad uno scenario pazzesco, c'erano blocchi di ghiaccio e roccia enormi dappertutto, abbiamo cominciato a cercare e abbiamo trovato le prime vittime". Secondo Felicetti gli alpinisti non hanno colpe. "erano tutti con corde e ramponi, erano attrezzatissimi, sono stati tanto sfortunati".

Da Draghi profondo cordoglio per le vittime e ringraziamenti per i soccorritori

"Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, esprime il più profondo cordoglio per le vittime del terribile crollo sulla Marmolada. Il Governo è vicino alle loro famiglie e a tutti i feriti". Lo ha fatto sapere Palazzo Chigi. "Il presidente Draghi è costantemente informato sull'andamento dei soccorsi dal Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, dal Presidente  della Regione Trentino Maurizio Fugatti, dal Soccorso alpino, dai Vigili del fuoco, dalle autorità locali, che ringrazia per il loro incessante lavoro", segnalano dalla presidenza del Consiglio".