Del passato belga dello stabilimento di Borgo Valbelluna non è rimasto nulla. Via la multinazionale "Ideal Standard", rimesso a nuovo lo storico marchio "Ceramica Dolomite" che splende di giorno e s’illumina di notte. Dai 70 mila metri quadri di Trichiana riparte la produzione industriale dei sanitari Made in Italy che allontana la crisi e mette in salvo i posti di lavoro.
La rinascita si deve a una cordata d’imprenditori veneti, più lo Stato. Quattro soci, due milioni di euro a testa. Un’operazione di sistema fra le istituzioni, un lavoro di squadra fra persone. Con un progetto ambizioso per rilanciare territorio e produzione.
Nel servizio di Milva Andriolli l'intervista a Luciano Favero, amministratore delegato Ceramica Dolomite
Milva Andriolli ha raccolto le voci di Enrico Marchi, presidente Gruppo Finint; Elena Donazzan, assessora Lavoro Regione Veneto; Luigi Rossi Luciani, imprenditore; Denise Casanova, segretaria generale Filctem Cgil Belluno; Loris D’Incà, operaio