Una passione profonda, una solida esperienza, ma le ferite riportate, il tempo passato sotto la coltre di neve sono stati fatali a Giulia Ramelli, veneziana di 34 anni, maestra di sci, che è morta dopo il ricovero d'urgenza all'ospedale Ca' Foncello di Treviso.
La tragedia mercoled 11 gennaio. Erano le 16 quando con l'amico, Piero Paccagnella, anche lui veneziano di 50 anni, stava praticando scialpinismo sulle Dolomiti, vicino al rifugio Nuvolau, tra Cortina e Selva di Cadore. Una valanga si è staccata dal dorso della montagna, sfiorando Paccagnella, ma travolgendo completamente la donna. A dare l'allarme l'amico, che si è voltato e non l'ha vista.
Rapidissimi i soccorsi, ma la vittima era sommersa da due metri di neve. Prima del trasporto in elicottero, è stato praticato il massaggio cardio-plomonare perché aveva perso coscienza. Ma non è bastato, è spirata nella notte. Entrambi gli sciatori sono espertissimi. L'uomo, ingegnere, è direttore della funivia Tofana e Marmolada.
Arpav raccomanda la massima prudenza. La minaccia in questi giorni non è la temperatura, ma il vento. Che crea accumuli di neve fresca. Per scatenare la valanga, è sufficiente il peso di un unico sciatore.