Il servizio di Roberto Bonaldi, montaggio Luis Bertagnin
Domani 25 aprile festa della Liberazione. Una ricorrenza che, anziché unire, torna a dividere. A sollevare polemiche è la recente dichiarazione dell'assessore regionale Elena Donazzan, esponente di Fratelli d'Italia: "L'antifascismo in Italia ha prodotto il terrorismo rosso. Non può essere un valore. Prova ne è che anche nella nostra Costituzione non viene mai menzionato". Immediate le reazioni. "E' tempo che la destra italiana prenda le distanze dal fascismo", commenta il segretario regionale del Pd Andrea Martella. Per la giovane deputata trevigiana Rachele Scarpa: "quella della La Liberazione è la festa che ci definisce persone libere in uno stato democratico". "Noi contrari a qualsiasi dittatura. Fratelli d'Italia dovrebbe fare più attenzione con le dichiarazioni", commenta il commissario veneto della Lega Alberto Stefani. La Lega già in precedenza si era smarcata dal presidente del Senato ed esponente di Fratelli d'Italia Ignazio La Russa, che aveva dichiarato: "Nella Costituzione non c'è alcun riferimento alla parola antifascismo". Luca Zaia ha commentato: "il 25 aprile è la festa della lotta all'intolleranza, al razzismo, alla violenza e alla mancanza di libertà. Che sono valori di tutti".