Udienza preliminare per decidere

Vicenza, inquinamento da Pfas: l'ipotesi di un secondo nuovo processo

Il presidio di Cgil, associazioni e movimenti che si oppongono all’archiviazione dell’inchiesta. Il fascicolo in questione riguarda gli ex lavoratori della fabbrica di Trissino e i possibili danni alla loro salute

Nel servizio di Matteo Mohorovicich le interviste a Roberto Venditti, giudice per l’udienza preliminare, Giovanni Lageard, avvocato difensore, Giampaolo Zanni, segretario Cgil Vicenza 

Fuori dal tribunale di Vicenza, il presidio di Cgil, associazioni e movimenti che si oppone all’archiviazione dell’inchiesta. Dentro l’udienza preliminare: sempre di Pfas si tratta, ma è un filone parallelo al procedimento su Miteni e la contaminazione dell’acqua per cui è in corso il processo in Corte d’Assise. Il fascicolo in questione riguarda gli ex lavoratori della fabbrica di Trissino, e i possibili danni alla loro salute.

Le indagini  

19 gli indagati: gli ex vertici dell’azienda (tra le proprietà che si sono succedute nel tempo) e il medico competente: omicidio colposo e lesioni colpose, le ipotesi di reato.

La richiesta di archiviazione  

Prima di essere trasferita in un’altra sede, il pubblico ministero Alessia La Placa aveva chiesto di archiviare l’indagine, perché manca il nesso causa effetto tra le malattie sviluppate dai dipendenti e l’esposizione ai Pfas.

L'opposizione del sindacato  

Una tesi che contestano la Cgil e l’avvocato di alcuni ex operai Edoardo Bortolotto, che si sono opposti alla richiesta di archiviazione. Gli studi hanno fatto passi avanti - sostengono - e il rischio è evidente.

Attesa per la decisione  

La palla ora passa al giudice, che potrebbe decidere a breve se fare partire un secondo, nuovo processo.