Accoglienza da gestire

In Veneto stanno affluendo circa quattromila migranti. Il caso di Altavilla Vicentina

Tre profughi del Mali arrivati martedì, e ospitati in una rsa, sono diventati, loro malgrado, la miccia che ha scatenato la polemica

In Veneto stanno affluendo circa quattromila migranti. Il caso di Altavilla Vicentina
Matteo Mohorovicich Tgr Veneto
La residenza per anziani, ad Altavilla Vicentina, dove sono attualmente ospitati i tre migranti

Ospitati in un’ala di una residenza per anziani. Questa è la nuova casa, temporanea, per tre migranti del Mali che martedì sono arrivati ad Altavilla Vicentina, e sono diventati, loro malgrado, la miccia che ha incendiato la polemica.

La questione migratoria torna a scaldarsi

In Veneto, da qui alle prossime settimane, sono previsti 4mila arrivi. Accoglienza diffusa nei comuni, niente centri come in passato. Regione, Associazione dei Comuni e prefetture lavorano in una cabina di regia: difficile trovare i posti, e a volte la gestione si inceppa.

Il caso di alcuni comuni del Vicentino

Come è accaduto martedì, in sette comuni del Vicentino che al momento non ospitavano profughi. La situazione è più o meno quella raccontata dal sindaco di Altavilla: arrivo previsto alle cinque, nessuno però si presenta. A metà mattinata i migranti vengono scaricati da un furgoncino, che poi riparte.

I sindaci lamentano di essere stati lasciati soli, ma il prefetto di Vicenza, Salvatore Caccamo, ribatte: "Nessuno sgarbo, né diktat. Un pullman che parte da Agrigento e arriva a Marghera, da dove poi i profughi vengono smistati, può subire ritardi per vari motivi. Così è stato, e non è la prima volta".

Giovedì alle 11, in Prefettura a Vicenza, è prevista una riunione proprio per gestire gli arrivi dei prossimi giorni.

Nel servizio di Matteo Mohorovicich le interviste a Carlo Dalla Pozza, sindaco di Altavilla Vicentina, e a Salvatore Caccamo, prefetto di Vicenza  

L'accoglienza dei migranti, come spiegato nel servizio di Matteo Mohorovicich, viene gestita da una cabina di regia coordinata dalla Regione, dalla quale arriva la sollecitazione a evitare i grandi hub del passato.

Non vogliamo un'altra Cona, o altre situazioni già viste in passato”, ribadisce più volte il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, preoccupato per gli annunciati picchi che il fenomeno migratorio potrebbe raggiungere nelle prossime settimane. Si parla di 4000 profughi che il Governo smisterebbe in Veneto. La soluzione, e Zaia lo dice a chiare lettere, è l'accoglienza diffusa.

Nel servizio di Milva Andriolli, montato da Danilo Ranieri, l'intervista a Luca Zaia, presidente Regione Veneto

La posizione dell'Associazione dei Comuni del Veneto

E su questo tema interviene anche l'Associazione dei Comuni: "Evitare situazioni del passato, quando grandi assembramenti hanno portato a grandi disagi nei territori. Cercare di limitare i numeri, organizzando un'accoglienza diffusa". 

L'appello è stato lanciato da Mario Conte, presidente Anci Veneto, intervistato da Lucia Cappelletti