La vicenda

Autovelox in Veneto: un'estate tra polemiche e atti vandalici

Una delle prime "vittime" era stato il rilevatore di Giacciano con Baruchella, in provincia di Rovigo, che stanotte è tornato in funzione. Un’associazione di consumatori, però, è convinta che sia irregolare

Nel servizio di Matteo Mohorovicich le interviste ad Andrea Partesani, vicesindaco di Giacciano con Baruchella, a Natale Pigaiani, sindaco di Giacciano con Baruchella, e a Gianantonio Sottile, vicepresidente "Migliore Tutela Altvelox"

L'autovelox di Giacciano con Baruchella, tra i più temuti e contestati dagli automobilisti del Polesine, è tornato in funzione allo scoccare della mezzanotte, con due telecamere di videosorveglianza puntate addosso, per scongiurare altri malintenzionati. Era il 28 maggio scorso quando, ignoti, l’avevano divelto mettendolo fuori uso.

Le polemiche

Installato sulla strade regionale 482, "l’apparecchio è di nuovo operativo 24/24 - fa sapere il sindaco, Natale Pigaiani - e sanzionerà chi supera il limite consentito su quel tratto di strada, che è di 50 chilometri orari. Ben pochi - spiega il primo cittadino - rispettavano la velocità, e all’origine della scelta di installarlo c’era stata negli anni scorsi una petizione firmata proprio dai residenti della zona".

Il ripristino dell’apparecchio sta già generando polemiche. L’associazione a tutela dei consumatori, "Migliore Tutela Altvelox", rimane dell’idea che quell’autovelox sia illegittimo, perché posizionato in un punto diverso da quello autorizzato. "Di conseguenza - sostengono - decadono anche le multe che ha staccato e staccherà".

L'estate della "rivolta" contro gli autovelox

Quello di Giacciano non è stato l'unico rilevatore di velocità ad essere messo fuori uso nei mesi estivi. A Cadoneghe, in provincia di Padova, uno degli apparati è stato addirittura fatto esplodere, un altro messo fuori uso sparando dei pallini