Venezia

Veneto, non passa la legge sul "Fine vita"

La votazione in Consiglio Regionale non supera i primi due articoli base. Centrodestra spaccato

Fine vita "No"

Nel servizio di Andrea Rossini, con le riprese di Vito Spalluto e il montaggio di Sergio Fiorenzano, le interviste a Luca Zaia, presidente Regione Veneto; Alberto Villanova, Lega-Liga Veneta; Nicola Finco, Lega-Liga Veneta

Non passa la legge sul "Fine vita"

Non passa in Veneto la legge di iniziativa popolare sul suicidio medicalmente assistito. Il voto della norma, proposta dall'associazione 'Coscioni', non ha passato i primi due dei 5 articoli complessivi, che richiedevano il sì della maggioranza assoluta. Il secondo, in particolare, è un articolo 'fondamentale' della legge, per cui il presidente Roberto Ciambebetti ha proposto il rinvio in commissione, che è stata poi approvato dall'assemblea.

La discussione e il voto hanno visto la spaccatura del centrodestra, con Fdi e Fi contrari, il presidente Luca Zaia e parte della Lega favorevoli, come le opposizioni. 

Luca Zaia: "Il percorso di fine vita è sancito da una sentenza della Corte Costituzionale"

Nel servizio di Andrea Rossini, con le riprese di Vito Spalluto e il montaggio di Andrea Giorgio, l'intervista a Luca Zaia, presidente Regione Veneto

"Fine vita": le posizioni dei vari partiti

Spaccati i partiti: Zaia a favore, altri leghisti contrari. No di Fdl e FI, favorevoli le opposizioni

Nel servizio di Andrea Rossini, con le riprese di Vito Spalluto e il montaggio di Andrea Giorgio, le interviste a Daniele Polato, FdI; Elisa Venturini, Forza Italia; Erika Baldin, M5S; Vanessa Camani PD; Elena Ostanel, Il Veneto che vogliamo

L'intervento del presidente della Regione Luca Zaia

Venezia, Palazzo Ferro Fini, sede del Consiglio Regionale. Giornata storica. Al voto infatti, prima volta in Italia, la legge di iniziativa popolare sul suicidio medicalmente assistito, promossa dall'associazione Luca Coscioni. 

Fine vita dunque, il tema di un confronto politico che si annuncia caldo, unico punto all'ordine del giorno del Consiglio. Sarà presente il presidente della Regione, Luca Zaia. Aprirà i lavori Sonia Brescacin, Lega-Liga, presidente della Commissione sanità del Consiglio. 

La discussione

Per far sì che la legge passi servono 26 consiglieri a favore. Non sono stati presentati emendamenti. La proposta di legge popolare era stata accompagnata da 9 mila firme. Si annunciano spaccature all'interno degli stessi partiti: Zaia ha annunciato il voto favorevole, ma parte dei suoi voteranno no. FdI invece ha già annunciato il voto compatto contrario.  Anche Forza Italia sarebbe per il no. A favore del provvedimento invece la minoranza, con qualche eccezione.

La proposta di Legge

Far sì che le aziende sanitarie garantiscano tempi e modi omogenei per la valutazione delle richieste di suicidio medicalmente assistito.
E' Il nucleo della proposta di legge sul fine vita che approda in Consiglio regionale, con l'assemblea del Veneto a fare da capofila nella valutazione del testo.

La sentenza della Corte Costituzionale

Sullo sfondo, la sentenza 242/2019 della Corte Costituzionale che definisce le quattro condizioni da rispettare per il via libera al suicidio medicalmente assistito. E dunque, il richiedente deve avere una patologia irreversibile. La malattia deve essere  fonte di sofferenze intollerabili. La persona deve essere tenuta in vita da  trattamenti di sostegno vitali. E deve essere pienamente capace di prendere decisioni libere e consapevoli. 

Gloria, paziente oncologica di 78 anni

In regione, si conta già un caso di suicidio assistito: nel luglio del 2023 è morta così  Gloria (il nome è di fantasia) paziente oncologica di 78 anni.  E' la seconda persona in Italia che ha fatto ricorso alla morte volontaria, e la prima ad aver ottenuto la consegna del farmaco.

Il caso di Stefano Gheller, che è autorizzato

C'è poi Stefano Gheller, vicentino, 51 anni, affetto da distrofia muscolare. Da ottobre 2022 è autorizzato dall'Usl al suicidio assistito, ma si è preso del tempo per decidere se e quando porre fine alle sofferenze.

6 richieste in corso di valutazione

Accanto alle due richieste autorizzate, In Veneto, dal 2019, ne sono state presentate altre sei, in corso di valutazione.

In caso di approvazione

Scenario in caso di approvazione della proposta di legge. Il malato potrà chiedere all'Ulss di verificare i requisiti previsti dalla Consulta. A esaminare la richiesta, la Commissione medica multidisciplinare e poi il Comitato etico. L'azienda sanitaria trasmetterà relazioni e parere finali al richiedente. Quando quest'ultimo chiederà la prestazione, entro sette giorni l'azienda sanitaria dovrà fornirgli farmaco e strumentazione. Un medico dovrà assistere alla procedura.